Laila Andreoni – Comportamento
Chi ti critica, spesso sa poco di te, anzi, la maggior parte delle volte non ti conosce per niente.
Chi ti critica, spesso sa poco di te, anzi, la maggior parte delle volte non ti conosce per niente.
Il rispetto che l’umanità conferisce ai morti, che d’altronde non ne hanno bisogno, dovrebbe invece essere impiegato per i vivi.
In questo mondo materialista, la vera libertà è avere a disposizione mille paia di scarpe e scegliere di camminare scalzi.
La “soddisfazione” del singolo deve stare attenta ai fenomeni di difesa psichica e di adattamento, anche perché uno può autorealizzarsi anche nella merda. Il problema poi è che agitandosi dalla felicità vi potrebbe anche contaminare.
Un occhio al passato, un occhio al futuro, e nel presente non ci sei di sicuro.
Le persone che hanno segnato sia nel bene che nel male la nostra vita, non sarà facile dimenticarle, saranno sempre li, a ricordarci un frammento di vita vissuta, che qualcosa o qualcuno ci riporterà alla mente.
Tutti lì a puntare il dito. Tutti lì a giudicare la vita altrui. Sì, è vero, ci sono persone che nuotano contro corrente, e con questo? Non c’è motivo per giudicarle. Non si può giudicare se conosci solo la metà della sua medaglia. Non siamo tutti uguali e non tutti muoviamo passi come li muove la massa. Dico io, invece di giudicare, perché non apprezzarli? Perché non apprezzare la loro forza e il loro coraggio. Si può davvero giudicare una persona perché la si vede diversa o forse migliore? Penso proprio di no.