Laila Andreoni – Tristezza
Perché ci vuole un attimo per perdersi e a volte non basta una vita per ritrovarsi. Le anime distanti, soffrono in silenzio la loro solitudine.
Perché ci vuole un attimo per perdersi e a volte non basta una vita per ritrovarsi. Le anime distanti, soffrono in silenzio la loro solitudine.
I pensieri liberi, abitano in una mente senza pareti, porte, finestre.
Chiusa nel mio involucro di vetro, cuore di pietra, bocca amara e qualcosa di più profondo da curare.
Anche l’uomo con la più scarsa memoria ricorda tutto quello che vorrebbe dimenticare.
Bisogna sempre aver a che fare con i giorni tristi e bui per guadagnarsi quelli felici.
A volte il dolore è insopportabile, ti chiedi il perché di tanta sofferenza, quale essere superiore possa permettere tutto ciò. Non credo ci sia una risposta plausibile, purtroppo la sofferenza è parte della vita stessa e come tale va accettata, si può solo sperare che passi alla svelta e la felicità che seguirà, sia di intensità superiore in modo da affievolirne il ricordo.
Non puoi sentirti libera dopo quello che ti è accaduto. Non puoi gioire, non ancora, dopo la delusione che hai avuto. Ci vuole tanto tempo, una buona dose di simpatia da parte dei tuoi amici e tanta pazienza. Devi avere pazienza quando passa una canzone alla radio che ti ricorda lui. Devi averla se passando per strada vedi una scritta molto familiare, una di quelle che ti faceva lui. Devi averla se vedi due ragazzi che si baciano o si tengono per mano come facevi con lui. Prova ad ingoiare in questi momenti, ti risulterà difficoltoso, avrai l’impressione di mandare giù un masso che rimane bloccato in gola e scende provocandoti dolore e allora se ti verrà da piangere, sai cosa devi fare? Liberati!