Laila Horan – Stati d’Animo
Avete la minima idea di quello che ho dovuto sopportare? Di quello che ancora sopporto, tutti i giorni?
Avete la minima idea di quello che ho dovuto sopportare? Di quello che ancora sopporto, tutti i giorni?
Odio quando le persone inventano scuse per coprire il loro menefreghismo nei miei confronti.
Nella notte di Natale, anche chi sta bene da solo soffre la sua solitudine. Magari vive solo da una vita, poi gli basta una notte per accorgersene.
Il dolore è come la sabbia mobile, più ti dimeni per sfuggire e più sprofondi.
Lo sai, più si cerca di semplificare le cose più si complicano. Ti crei delle regole, innalzi muri, allontani le persone, menti a te stessa e ignori i veri sentimenti. Questo non significa semplificare le cose.
Parole intinte nel cuore scritte con il calamaio dell’anima, sussurrate a te, mentre sfioravo le tue labbra. Ora tu le cerchi, le leggi, le porti con te, mentre i nostri silenzi uccidono.
I momenti difficili lasciano cicatrici profonde. Spesso sono proprio quelle più grandi a non vedersi, sono proprio quelle più difficili da mostrare, sono quelle nascoste dentro l’anima, in fondo al nostro “io”. Sono quelle cicatrici che portiamo in silenzio, ma con orgoglio perché anche se non si vedono ci permettono di camminare a testa alta mostrando ciò che esse ci hanno insegnato.