Lailly Daolio – Anima
Mi piace ubriacarmi di anime, di quelle anime che varcano la barriera fisica e riescono ad arrivare ancor prima della carne, quelle che percepisci anche se sono lontane perché non hanno timore né del tempo né dello spazio.
Mi piace ubriacarmi di anime, di quelle anime che varcano la barriera fisica e riescono ad arrivare ancor prima della carne, quelle che percepisci anche se sono lontane perché non hanno timore né del tempo né dello spazio.
Tutto ciò gli faceva ricordare quel che era avvenuto l’anno scorso, in quell’albergo della cittadina di provincia, al letto di morte di suo fratello Nikolaj. Quella era una sventura e questo, del parto, invece era un avvenimento lieto. Ma tutt’e due le cose erano fuori dalle condizioni ordinarie di vita, erano come spiragli dai quali si vedeva una luce superiore. E l’anima, contemplando questa luce superiore, si eleva ad altezze neppure immaginate prima e dove la ragione non poteva seguirla.
La distanza in certe anime si annulla percorrendo gli antri dei ricordi.
L’incanto dell’anima? Il silenzio.
La distanza si annulla se due anime si sentono in sintonia cercandosi anche nei pensieri.
Anima?Una particella di Dio in ognuno di noi.L’essenza di Dio.
Se potessi essere una foglia mi farei portar via dal vento, su una nuvola scarlatta, farei a gara con le farfalle e mi lascerei cadere sugli immensi prati della vita, per portare i miei sogni e le mie parole nei cuori di chi sa ascoltare. Vorrei essere una foglia per poter volare nei sogni di tutti, carpirne le meraviglie e inebriarmi dell’odore che emanano. Vorrei essere una foglia, che invecchiata dal tempo, non è mai stanca di volare.