Lailly Daolio – Arte
È nel veder la sua opera compiuta, che trova pace l’inferno dell’artista.
È nel veder la sua opera compiuta, che trova pace l’inferno dell’artista.
S’inganna chi crede che l’opera dell’artista altro non sia se non un concetto superiormente organizzato di verità già accessibili sotto una forma diversa, e che l’artista non sia apportatore di nuova verità ma interprete dell’aurea mediocritas.
L’ispirazione è come una stella, arriva alla mente e al cuore, ma spesso le emozioni che l’hanno mossa sono lontane anni luce.
Ho imparato a dipingere come Raffaello; adesso devo imparare a disegnare come un bambino.
Forse, pensò, la radice d’ogni arte, e fors’anche d’ogni spirito, è la paura della morte. Noi la temiamo, abbiamo orrore della caducità, vediamo con tristezza i fiori appassire e le foglie cadere e sentiamo nel nostro cuore la certezza che anche noi siamo caduchi e presto avvizziremo. Se dunque come artisti creiamo figure o come pensatori cerchiamo leggi e formuliamo pensieri, lo facciamo per salvare qualche cosa della grande danza macabra, per stabilire qualche cosa che abbia una durata più lunga di noi stessi.
L’arte non può mai uguagliare la ricchezza della natura.
Non v’è maestro più efficace dell’arte che parla al discente attraverso il linguaggio della bellezza.