Lailly Daolio – Destino
Il passato sta alle spalle, se ti volti lo vedi, ma davanti a te c’è l’oggi e all’orizzonte il domani. Non voltarti e avanza.
Il passato sta alle spalle, se ti volti lo vedi, ma davanti a te c’è l’oggi e all’orizzonte il domani. Non voltarti e avanza.
Quando ci si domanda di aver fatto la scelta giusta si è già sbagliato in pieno.
Difficile sciogliere l’enigma dell’eternità; nulla di ciò che conosciamo ci aiuta a comprendere il mistero di un corpo che giace nella tomba e, nello stesso tempo, va incontro all’immortalità.
Il destino non ha scritto la nostra vita. Noi la scriviamo secondo per secondo e lui, comodamente seduto, la legge.
Ognuno di Noi può essere un potenziale Eroe.
Molte persone le incontri per pura sfiga, altre non per puro caso, anzi, tutt’altro, sotto sotto c’è un sottile e impalpabile legame.
Dovevo fare una scelta e così mi affidai ad una moneta. Dentro di me sapevo quello che realmente volevo ma ero indeciso, avevo paura. Alla fine decisi ugualmente di lanciarla, mi preparai. Tremavo perché ciò che scaturiva doveva essere la mia scelta. La mano sudava, il cuore batteva. Per la strada non passava nessuno, ero io stesso il giudice, l’arbitro che doveva verificare la correttezza… sceglierò ciò che esce… ma all’improvviso, quando ero quasi pronto mi si avvicina un bambino malconcio, sporco, denutrito ma con un sorriso meraviglioso. Lui non mi chiese nulla mi guardava. Non aveva scelto, lo aveva fatto qualcuno al suo posto ed ora stava cosi a pagarne le conseguenze. Smisi di sudare, aprii la mia mano e diedi a lui quella moneta. O testa o croce, quella era la miglior scelta che potevo fare.
Quando ci si domanda di aver fatto la scelta giusta si è già sbagliato in pieno.
Difficile sciogliere l’enigma dell’eternità; nulla di ciò che conosciamo ci aiuta a comprendere il mistero di un corpo che giace nella tomba e, nello stesso tempo, va incontro all’immortalità.
Il destino non ha scritto la nostra vita. Noi la scriviamo secondo per secondo e lui, comodamente seduto, la legge.
Ognuno di Noi può essere un potenziale Eroe.
Molte persone le incontri per pura sfiga, altre non per puro caso, anzi, tutt’altro, sotto sotto c’è un sottile e impalpabile legame.
Dovevo fare una scelta e così mi affidai ad una moneta. Dentro di me sapevo quello che realmente volevo ma ero indeciso, avevo paura. Alla fine decisi ugualmente di lanciarla, mi preparai. Tremavo perché ciò che scaturiva doveva essere la mia scelta. La mano sudava, il cuore batteva. Per la strada non passava nessuno, ero io stesso il giudice, l’arbitro che doveva verificare la correttezza… sceglierò ciò che esce… ma all’improvviso, quando ero quasi pronto mi si avvicina un bambino malconcio, sporco, denutrito ma con un sorriso meraviglioso. Lui non mi chiese nulla mi guardava. Non aveva scelto, lo aveva fatto qualcuno al suo posto ed ora stava cosi a pagarne le conseguenze. Smisi di sudare, aprii la mia mano e diedi a lui quella moneta. O testa o croce, quella era la miglior scelta che potevo fare.
Quando ci si domanda di aver fatto la scelta giusta si è già sbagliato in pieno.
Difficile sciogliere l’enigma dell’eternità; nulla di ciò che conosciamo ci aiuta a comprendere il mistero di un corpo che giace nella tomba e, nello stesso tempo, va incontro all’immortalità.
Il destino non ha scritto la nostra vita. Noi la scriviamo secondo per secondo e lui, comodamente seduto, la legge.
Ognuno di Noi può essere un potenziale Eroe.
Molte persone le incontri per pura sfiga, altre non per puro caso, anzi, tutt’altro, sotto sotto c’è un sottile e impalpabile legame.
Dovevo fare una scelta e così mi affidai ad una moneta. Dentro di me sapevo quello che realmente volevo ma ero indeciso, avevo paura. Alla fine decisi ugualmente di lanciarla, mi preparai. Tremavo perché ciò che scaturiva doveva essere la mia scelta. La mano sudava, il cuore batteva. Per la strada non passava nessuno, ero io stesso il giudice, l’arbitro che doveva verificare la correttezza… sceglierò ciò che esce… ma all’improvviso, quando ero quasi pronto mi si avvicina un bambino malconcio, sporco, denutrito ma con un sorriso meraviglioso. Lui non mi chiese nulla mi guardava. Non aveva scelto, lo aveva fatto qualcuno al suo posto ed ora stava cosi a pagarne le conseguenze. Smisi di sudare, aprii la mia mano e diedi a lui quella moneta. O testa o croce, quella era la miglior scelta che potevo fare.