Lailly Daolio – Sogno
Anche la mia parte onirica va contro le regole, lei è sempre sveglia, non dorme mai.
Anche la mia parte onirica va contro le regole, lei è sempre sveglia, non dorme mai.
E se ti prude “un sogno”, grattalo con la fantasia, fino a scorticarlo. Socchiudi gli occhi e fai andare le unghie dell’immaginazione fino a vedere il sangue della soddisfazione.
Ho recuperato la chiave dei sogni, smarriti un lontano giorno nell’abisso. Affinché la mia anima stanca ritrovasse la forza e il vigore per proseguire il suo cammino.
Mi hanno tolto il cassetto e mi è difficile sognare. Tolgo il legno dal cuore, i chiodi dalle mani le tarme dalla testa e ci penso io a ricostruirmelo; uno che non sappia di muffa che ci passi la mano e senti la radica e la cera. Uno che sai che dentro c’è il pizzo che orna le sottane da donna, uno che lo apri e senti profumo di lavanda e gelsomino, uno che sia in grado di custodire le sue preziosità, uno che cela tra segreti, misteri e merletti. Dentro, stavolta, ci tengo la pistola: se ti avvicini sei morto! Il mio sogno nel cassetto è imparare di nuovo a sognare.
Oggi ho un rapporto molto stretto con il mio letto, non mi lascia uscire dai sogni.
La speranza è la capacità di trasformare i sogni in realtà.
Attento a non lanciare troppo in alto i sogni perché, se non riescono a mettere le ali, la loro caduta può farci tanto male.