Non c’era nessuna risposta, altro che quella che la vita dà a tutte le questioni più complicate. E la risposta è questa: bisogna vivere secondo le necessità della giornata, cioè, dimenticare. Dimenticare nel sogno non è più possibile, almeno finché venga la notte: impossibile ora tornare a quella musica che cantavano le donne-ampolle; dunque bisogna dimenticare nel sogno della vita.
Nutrire i sogni è come ricamare, trapuntare il cielo di stelle.
Chissà se sognando mi leggerai ancora fra le pagine del cuore.
Nelle tenebre della notte si cela l’essenza della vitale immaginazione, una surreale pace dei sensi che culla quei pensieri dove rifioriscono i sogni irrefrenabili.
Sperare è molto più impegnativo che sognare. Si può sperare per tutta la vita senza che nulla accada. Nei sogni, invece, accade tutto, anche quando hai perso le speranze.
Una nuvola viaggia con te forse è quel mio sogno fuggito che voleva seguirti.
Non è così importante comprendere i sogni altrui, quanto saperli accettare.