Luis Sepúlveda – Sogno
Ci ponemmo mete impossibili, sud-realiste, e le raggiungemmo.
Ci ponemmo mete impossibili, sud-realiste, e le raggiungemmo.
Mi ritrovai a pensare che, sebbene il tempo si ostinasse a scorrere impertinente pretendendo di avere ragione, nessun passaggio di luna sarebbe stato sufficiente ad allontanarmi dai miei sogni. Essi rappresentavano il mio destino. Essi erano la mia ancora di salvezza. Piegai il foglio e scesi di corsa quelle scale. Era giunto il tempo di correre. Correre incontro al vento che tanto a lungo avevo evitato. Correre lungo strade affollate di passioni e desideri. Correre attraverso ricordi da non cancellare, colori da non dimenticare, lacrime per rinfrescare il volto. Adesso ogni cosa aveva il colore del respiro che, impetuoso, arrivava a ricordarmi che il cuore palpita solo quando l’anima trova il coraggio di sognare ancora.
A volte ho desiderato, almeno per una volta, di poter cambiare tutto il destino dell’umanità, ma mi rendo conto che non è possibile, che tutto resta in un bellissimo sogno che faccio a occhi aperti.
I sogni che si avverano sono quelli che non si arrestano di fronte agli ostacoli.
Lascia volare i sogni, sono piccole rondini in cerca di una strada verso il cielo del tuo cuore.
I grandi poeti sono rari come i grandi amanti, non bastano le velleità, le furie e i sogni; ci vuole di meglio: i coglioni duri.
Custodisci sempre i tuoi sogni ed uno ad uno cerca sempre di riuscire a realizzarli.