Lailly Daolio – Stati d’Animo
Le nostre cicatrici sono parte di noi, ma solo quando, pur vedendole e sentendole, non ci fai più caso significa che sei diventato più importante di loro.
Le nostre cicatrici sono parte di noi, ma solo quando, pur vedendole e sentendole, non ci fai più caso significa che sei diventato più importante di loro.
Odio i “prenditi cura di te”, “cerca di essere felice anche senza di me”, i “non ti merito”. Li odio perché il più delle volte vorremmo che fosse “quella” persona a prendersi cura di noi, a renderci felici. Ma loro non sanno che le persone non cambiano i sentimenti a seconda delle frasi di circostanza. Dovrebbero imparare di più a dire’mi prenderò cura io di te, ci sono e resterò anche se non sarà facile.
Ho smesso di credere nelle favole, da quando la favola ha smesso di essere favola.
Ci sono anche quando i tuoi occhi non arrivano a vedermi.
Guardava il cielo e la pioggia che scendeva le incorniciava il volto. C’era quella preghiera, da sempre muta, ogni volta rivolta guardando l’immenso sopra di lei. Non otteneva risposta, ma non le importava, a lei non serviva. Le era sufficiente recitarla, per sentire riaccendersi la speranza perché era questo che le permetteva di andare avanti ogni volta. La speranza di essere ascoltata, ascoltata da “qualcuno” senza dover parlare.
Come in un dipinto, l’alternarsi di luce ed ombra crea effetti di intensa bellezza, allo stesso modo l’avvicendarsi di tristezza e gioia renderà l’esistenza di maggior valore.
Cosa fai seduto? Ammazzo il tempo. No, non ammazzi il tempo, ammazzi attimi di te: il tempo non esiste, esisti tu ora, adesso, fa in modo che ogni attimo sia te e non una frazione di tempo, riprenditi ciò che ti appartiene.