Lailly Daolio – Stati d’Animo
Amo quei giorni senza sosta, che ti sfiniscono, in cui non hai nemmeno il tempo di pensare.
Amo quei giorni senza sosta, che ti sfiniscono, in cui non hai nemmeno il tempo di pensare.
Prega perché la tua solitudine ti spinga a cercare qualcosa per cui vale la pena vivere, e grande abbastanza in nome del quale morire.
Tutti abbiamo bisogno di essere amati ma non tutti ci accontentiamo di amare chiunque.
Sai da cosa capisci chi ti vuole bene? Da come, anche nel tuo silenzio, segue i tuoi attimi.
Ci sono sentimenti di cui non puoi fare a meno, come l’amore vero. Nulla può imitarli né sostituirli, perché danno la vita.
Mia speranza non venir meno, mia piccola luce non spegnerti. Non avvolgerti nel silenzio. Cicatrizza le tue ferite e rinasci. Rinasci ancora una volta dalle tue ceneri. Indossa un paio di ali nuove, riprendi il tuo volo e ridiventa costanza, gioia, certezza.
Alla donna che sono, tolgo le mani di dosso di chi vuole grattarle via i segreti e derubarle i misteri e le confessioni fatte a notte fonda e sottovoce, tra anima ed agonia. Alla donna che sono, evito le intenzioni incapaci degli inesperti che la rendono ‘cosà sotto strati di oscenità, gettando sotto al letto la lettera scarlatta che l’è bruciata sul petto. Alla donna che sono, sottraggo i colori sbiaditi, adeguandoli alle sue iridi per arrivare, in un tuffo, alle pupille che si dilatano e si restringono a seconda di luce e buio. Alla donna che sono, regalo più carne e ossa per rivestire le ferite e camuffare le ammaccature, quelle morali e quelle vere di un tempo, inferte da mani violente e decido di farla vivere di sussurri e bisbigli, ché gli urli sono laceranti e l’hanno sempre spaventata. Alla donna che sono, do la possibilità di desiderare di nuovo e di fare l’amore come lo sapeva fare, perché… beh, sarebbe un peccato non farlo! Alla donna che sono, tolgo la taglia dalla testa, come fosse stata un’assassina ed invece, quella morta ammazzata è stata proprio lei. Alla donna che sono, dedico parole in poesia, sempre, ogni giorno, per ricordarle come viva con la sua testa.