Lailly Daolio – Tempi Moderni
Io non amo lo standardismo.
Io non amo lo standardismo.
Ricordo ancora con immensa tenerezza quando si comunicava, non si digitava, quando si aprivano le lettere e non le notifiche, quando si corteggiava con lo sguardo e non con un “mi piace”. Ci sono emozioni che andrebbero preservate come specie protette.
Penso sia sempre l’artista colui che viene escluso dalla società moderna, poiché probabilmente è l’unico uomo ad avere il coraggio di vivere intensamente ogni cosa, di cercare il confronto, di accettare realtà che non appartengono alla propria, di cogliere la straordinarietà della natura e la purezza dei sentimenti senza paura di arrivare a un’analisi introspettiva, opponendosi a un conformismo borghese reso sempre più forte dal consumismo e dai media di massa. Noi giovani d’oggi non sappiamo amare con passione; il sesso stesso è ormai più paragonabile a uno sport, ad un’imposizione del gruppo piuttosto che a un atto pieno di sentimento.
Un messaggio trasmesso o captato con modi sbagliati, non può provocare una risposta positiva.
Ho smesso di andare a cercare, ora preferisco la spontaneità del destino e il fascino delle coincidenze.
La cultura moderna, è quella cultura che viene finanziata dallo Stato, e che serve a riempire le tasche di pochi e svuotare le teste di molti.
I nail Shop. La città si è riempita di questi negozi per unghie. Quando passi davanti a quel buco illuminato, a ogni ora del giorno, vedi donne con le mani affilate, le dita aperte, come davanti a un veggente, a qualcuno che possa indicare loro una via dentro se stesse.