Lailly Daolio – Tempi Moderni
Io non amo lo standardismo.
Io non amo lo standardismo.
Senza materia non c’è tempo e il tempo è la materia che si trasforma.
Imprigionata tra le soffocanti spire del destino.
Sarebbe non solo bello, ma anche molto utile e positivo se genitori e figli o docenti e allievi si scambiassero i ruoli gli uni con gli altri per almeno una volta nella vita.
In un mondo dove la crisi mondiale si respira nell’aria, è di consolazione sapere che ci sono milioni di persone che fanno ore di fila per aggiudicarsi prima di altri il nuovo prodotto della Apple. Uno schiaffo morale alla crisi.
Ogni epoca ha avuto grandi guerre: la guerra di secessione americana, la rivoluzione francese, le due guerre mondiali, noi abbiamo la guerra degli smartphone.
Arriviamo ad un punto in cui le parole ci sembrano vuote, inutili e senza un senso, e non hai nemmeno tanta voglia di ascoltarle, ti giri per annullare tutto come cercare un senso. L’egoismo e la cattiveria sono come una macchia d’olio, si dilagano e non vanno più via. Si parla spesso, ed e per questo che si ama tanto anche in silenzio. Non c’è più tempo per ridare un senso, un significato alle parole, troppo impegno e coinvolgimento. Il mondo sembra aver dimenticatola dolcezza di alcune parole diventando sempre più esplicito e volgare.