Laura Bella – Medicina e salute
La bestia che non riuscii ad addomesticare la chiamai Salute.
La bestia che non riuscii ad addomesticare la chiamai Salute.
Se te lesi un libro de medicina te te convinsi de avere tuti i sintomi, se invesse te lesi un libro de psicologia te sì convinto che tuti i to amissi sia dei casi tipici.Se leggi un libro di medicina ti convinci di avere tutti i sintomi, se invece leggi un libro di psicologia ti convinci che tutti i tuoi amici sono dei casi tipici.
O ci illudiamo di ottenere un miracolo a Lourdes, benché in centocinquant’anni la Madonna ne abbia ufficialmente concessi solo sessantacinque a cento milioni di pellegrini. Una media, inferiore a uno su un milione, di gran lunga più bassa della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori, che è dell’ordine di uno su diecimila. Senza contare che, come osservava Emile Zola, fra gli ex voto si vedono molte stampelle ma nessuna gamba di legno.
La malattia presenta innumerevoli aspetti squallidi, molti dei quali tu conosci anche troppo bene, mio caro”, disse a Jack mentre erano insieme nella cabina del commodoro, “e tra questi, in un certo senso il peggiore è il totale egoismo del malato. È vero che un organismo impegnato a sopravvivere deve necessariamente concentrarsi su sé stesso, ma la mente che abita quell’organismo è talmente incline a indulgere anche quando la necessità non sussiste.
Ciascuno è l’unico autentico guardiano della propria salute sia fisica sia mentale e spirituale.
Chi ai medici si dà, a sé si toglie.
La relazione midollare tra industria e cancro è forse qui, nella inesorabile rapina di ossigeno fatta dalla fabbrica a danno di chi ci lavora o abita vicino, proliferazione industriale nel mondo.