Matteo Sinesi – Lavoro
Un fotografo non fa affidamento su quello che vede, ma su quello che vorrebbe vedere tramite la sua immaginazione.
Un fotografo non fa affidamento su quello che vede, ma su quello che vorrebbe vedere tramite la sua immaginazione.
La concorrenza sleale è come un avversario che ti bastona, sapendo che tu sei un paralitico. Vigliacchi!
Il mestiere che dovrebbe essere fatto dai migliori è finito in mano ai peggiori, quelli che invece sanno fare lo ripugnano o lo sfruttano, tutti gli altri non esistono, servono per votare, per consumare, per offendersi tra loro, servono… servi…
Il passato di certa gente si riassume tutto in un curriculum vitae.
Per me l’eroe, è un cittadino qualunque, una persona onesta che ogni mattina si alza e svolge i propri compiti. Un uomo o una donna che non si arrendono al primo ostacolo e continuano a credere che il duro lavoro ripaga.
Già solo un piccolo contributo al paese da parte di tutti è un grande passo verso un futuro migliore, per noi, per le nostre famiglie e i nostri figli.
Diritto a tutti di lavorare dignitosamente? Penso che oggi questo diritto sia garantito solo a chi ha la strada spianata per mezzo di conoscenze e favoritismi. Tutto il resto che rimane è destinato a tanti poveri sfortunati, dotati di talento e volontà, che purtroppo per loro sfortuna non conoscono politici o altri come loro che hanno potere, ma non dignità.
Il segreto del successo? Pensare diverso dagli altri e non tradire il cliente.
C’è chi lavora e c’è chi lavora tutto il giorno, questi ultimi spesso vengono accusati di non fare nulla ma molti non sanno che dal nulla è nato l’universo.
Una persona esprime il massimo della sua bellezza nel lavoro.
Insegnare è uno dei mestieri che, se fatto con passione, paga poco ma appaga tantissimo.
Orari flessibili, part-time, creano posti di lavoro.
Aggrapparsi nel 2014 all’articolo 18 è come chiedersi dove mettere il gettone dentro l’iPhone.
C’è chi studia le leggi non per applicarle o farle rispettare, ma per insegnare ad aggirarle.
In molti lottano con forza per conservarsi il posto di lavoro, ma non altrettanto per conservare il lavoro.
Il mercato del lavoro non può essere in crisi in quanto il lavoro non è merce ma diritto.
L’attività in proprio richiede energie, ambizione, professionalità ed organizzazione; chi decide di lavorare per sé stesso, decide di mettersi in gioco, ogni giorno, ogni momento, ogni attimo, senza dare nulla per scontato, vivendo di curiosità, passione e voglia di misurarsi e migliorarsi sempre e comunque: non ci sono e non possono esserci limiti per i sogni di un’anima ribelle!