Lawrence Iacovone – Stati d’Animo
Mai ci fu più dolce e ambita sofferenza dell’amore di colei che tutto ha, ma nulla possiede.
Mai ci fu più dolce e ambita sofferenza dell’amore di colei che tutto ha, ma nulla possiede.
La gratitudine è un sentimento che fa bene.
Ci sono sintonie che non ritroverai mai più, occhi, labbra e carne che ti restano nell’animo tutta la vita, puoi anche importi di non pensarci di odiare, ma restano. Sono l’unica cosa che resta.
Non siamo perfetti, ma siamo pieni di voglia di vivere. Non siamo onnipotenti, ma possiamo scegliere la nostra vita. Non siamo immortali, ma possiamo lasciare ai posteri qualcosa di speciale. Siamo piccoli e fragili, ma possiamo sostenere pesi incredibili. Siamo solo ciò che noi vogliamo essere. Siamo parte dell’universo, e l’universo è infinito.
– Ti senti schiavo o padrone?- In realtà non saprei che risponderti.- Ti aiuto. Quali sentimenti controlli? Ti innamori inaspettatamente e in ugual tempo ti disamori, in un battito di ali trovi degli amici, ma nello stesso battito ne rimani deluso. Siamo controllati senza saperlo, e può sembrarti strano ma ciò che ci comanda è la vita!- Ehm. La vita?- Si, hai sentito perfettamente. Ed il nostro scopo primario è la salvezza da questa. Questo fine lo raggiungiamo grazie all’ossimoro della vita che interviene solo al nostro ultimo respiro.- La morte?- No. Saremo ancora schiavi della vita così. È il tempo! La nostra esistenza non è altro che un personale detonatore impostato nella nostra anima.
Diciamoci la verità, l’estate è la stagione che preferiamo perché ci denuda la ragione ancor prima che la pelle, ci libera dal pensiero attivo, inutile orpello a ferragosto; un mojito e qualche sorriso per il fotografo e chi se ne fotte del resto, poi si vedrà, perché l’inverno, con i suoi lunghi silenzi, ci obbliga troppo spesso a dialogare con noi stessi, ci sbatte in faccia la verità con poca grazia, così come la tramontana fa con le persiane.
Io sono impotente, di fronte alle troppe parole, di fronte alla troppa rabbia, io sono impotente davanti a chi dice di sapere di più, io sono perdente.