Lella Mei – Frasi Sagge
Meglio essere scomoda, per esprimere le proprie idee, che essere amata per essere ipocrita!
Meglio essere scomoda, per esprimere le proprie idee, che essere amata per essere ipocrita!
Spesso chi scrive segue l’onda del suo stato d’animo, del suo umore, della chiacchierata appena conclusa, dell’ultimo ricordopubblicata da motiviinviola il giorno Sabato 29 dicembre 2012 alle ore 4.05 ·che l’ha fatto sorridere o che l’ha rattristato. Spesso segue la trascinante onda di una risata o la delusione di un sentimento. Ma come unico scopo ha quello di indagare la realtà. La propria realtà e quella, percepita, di chi gli sta a cuore. A volte indaga con una tale crudezza da dare l’impressione di non essere capace di amare neppure sé stesso. A volte quella che sembra crudezza o – in alcuni casi – egoismo, non è altro che un’immensa voglia di vedere un sorriso, o un sogno realizzarsi. Si possono passare anni ad analizzare, scoprendo volta per volta tante sfumature diverse. Dando altro valore a ciò che pensavamo accantonato. Incassando incomprensioni e fraintendimenti dovuti solo alla fretta di chiudere la bocca di qualcun altro. Ogni critica che rivolgiamo a qualcuno, può essere lontana dall’intenzione di offendere; può essere anche un grido di aiuto verso noi stessi per interiorizzare sofferenze e passi falsi. Ho criticato fino allo sfinimento certe mie scelte, diventandone inevitabilmente vittima. Ora semplicemente osservo, come attraverso un vetro filato, la mia immagine distorta e tutto il riflesso che si porta dietro. Se qualcuno, per vedere meglio, prende il vetro e si taglia una mano, forse ha la mia stessa curiosità. Io riconosco il mio volto tramite i giochi di luce di questo vetro. Fatico a rimettere insieme i miei lineamenti perché non si vedano i punti di sutura. Appaio sfinita, cinica, inerme, rassegnata, dolorante, chiusa e probabilmente detestabile. Chi scrive affronta tutto questo ogni giorno, ma forse dimentica che non è il solo a vedere il proprio viso in frantumi. E che a ogni violenta riflessione, corrisponde uno stravolgimento della propria anima. Un sussulto, un ribaltamento, un urlo sguaiato e inquietante, una smorfia di dolore, una lacrima, un sorriso isterico, uno sprazzo di lucidità, un conato di vomito, uno spasmo, la stanchezza, la tensione estrema, il rilassamento, il sonno dei sensi. Un ribaltamento, uno sbalzo umorale continuo, che si risolve spesso nel tempo di un pensiero, ma che non ha motivo di essere considerato killer.
Dedicato a chi oscura i sogni, a chi fa del male senza vergognarsene. A chi uccide le favole senza pensare a ciò che fa. A chi nasconde la verità generando caos. A chi non si ferma davanti all’innocenza. A chi calpesta la dignità altrui. A chi approfitta dei più deboli. Non sarebbe meglio se finissero gli orrori gratuiti e la sofferenza che ne genera. Se unissimo le nostre forze per rendere migliore la nostra permanenza in questa vita.
Se il matto persistesse nella sua follia, andrebbe incontro alla saggezza.
Se il nostro unico scopo nelle cose è raggiungere il piacere, ogni morale è distrutta, inutile e senza valore. Senza regole morali, anche il male provoca piacere a chi lo fa.
Quando stai per perdere il lavoro ricorda che in fondo non ti è mai piaciuto.
Si può essere felici nonostante i problemi, non solo in assenza dei problemi.