Leo Longanesi – Tempi Moderni
Sono talmente solo che lo specchio non mi riflette più.
Sono talmente solo che lo specchio non mi riflette più.
Conserverò sino alla fine il mio essere d’altri tempi.
Tanto segue l’uomo le sirene del mondo che ci lascia la fede.
La gente parla di te più di quanto ti possa immaginare.
Preferisco essere ribelle con il rischio d’essere incompreso, che essere una pecora orientata a seguire la massa.
Siamo nell’era in cui non sono più gli uomini a prostituirsi, ma le loro coscienze.
La fine del mondo? O c’è o non c’è, mal comune e mezzo gaudio! Tanto, la fine del mondo la stiamo già vivendo, creata dalla logica del potere che ha ristabilito plebe, vassalli, valvassini e valvassori, feudi e feudatari, conti che detengono terre e servi assoggettati e soverchiati che vi lavorano i cui profitti sono ripartiti “cinque parti e una parte” come diceva mio nonno che ha vissuto la guerra.