Leo Longanesi – Tempi Moderni
Il moderno invecchia. Il vecchio torna di moda.
Il moderno invecchia. Il vecchio torna di moda.
Non è di moda ma di massa ciò che dicono essere di moda; e poi si vedono in giro persone vestite tutte allo stesso modo. L’originalità sta nell’essere comodi e a proprio agio con ciò che si indossa e che rispecchia la propria identità e il gusto personale, e poi niente passa né cade in disuso, tutto è sempre attuale. La moda la facciamo noi.
Il mondo ha sete di serenità! I singoli di potere!
La televisione è un mezzo di intrattenimento che permette a milioni di persone di ascoltare contemporaneamente la stessa barzelletta, e rimanere egualmente sole.
Le generazioni post-moderne hanno sostituito il “penso, dunque sono” con il “possiedo, dunque sono”.
L’umanità geme, quasi schiacciata dal peso dei progressi che ha compiuto. Essa non si rende sufficientemente conto che il suo avvenire dipende da lei.
Gli astronauti viaggiano in navicelle spaziali verso la loro destinazione; i poeti viaggiano dentro se stessi e nel mondo della sensibilità verso l’emozione. Gli astronauti vedono il mondo e l’universo solo come un insieme di oggetti fisici; i poeti vedono il mondo e l’universo con gli occhi dell’anima e del cuore, descrivendoli con un pizzico di mistero e fantasia, ma evitando di scadere nel genere “giallo” né nell’inverosimile.