Leo Ortolani – Ipse dixit
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.
Se il governo non cambia strategia la ricostruzione della città non ci sarà, ci saranno solo le 15mila casette. E questo significa la morte dell’Aquila, che sarebbe una sconfitta per il Paese.
Negli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”. E ogni qualvolta la risposta è no per troppi giorni di fila, capisco che c’è qualcosa che deve essere cambiato.
Mi hanno detto: come puoi avere dentro il mare tu che hai sempre vissuto in città?Ho risposto: il cielo non smette mai di esserci anche in una grande città.
Il tuo familiare è una farfalla? Prendere la forma di una creatura che ama la luce è proprio da te.
Non abbiamo altro in nostro potere che giustizia, verità, sincerità.
Non ho mai avuto la fissazione della forma: se gli italiani amano il mio didietro, per me questo è un vero complimento.