Leo Ortolani – Ipse dixit
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.
È un disastro, mi perdo la Roma in Champion’s League…
Io non do importanza alle bugie perché sono una brava persona. Lavoro duramente e ho costruito questo impero. Penso che questo sia di ispirazione per le ragazze là fuori.
Chi fa la morale agli altri dovrebbe prima accertarsi di averne una.
Assistendo un tempo a una gara ginnica, Zeus Elio, il sapiente Talete strappasti dallo stadio. È bene che tu l’abbia accolto: ormai vecchio, dalla terra non vedeva più le stelle.
Devo diventare un Inferno.
Non ci sto più al gioco al massacro ceppalonico. Mastella è solo un capro espiatorio. Il migliore sulla piazza della politica, certo. Per questo hanno scelto lui. Ma l’indulto non è una sua idea, ne sono convinto. Gli è stato ordinato. Da chi? Dal Parlamento. E chi nel Parlamento lo ha spinto di più? Lui, lo psiconano. Quello che straparla di sicurezza nelle piazze con la badante rossa. Mastella ha detto più volte di aver ricevuto la solidarietà di Berlusconi per l’indulto. Ci credo. L’indulto è servito a non fare entrare in carcere gli amministratori corrotti, non a liberare i pregiudicati. Mastella ha detto oggi una grande cosa, ha annunciato un libro “su tutte le altre caste, a partire dai giornalisti”. Questa volte sono d’accordo con lui. Gli offro la mia prefazione o, se preferisce, il libro lo possiamo scrivere a quattro mani. Vado fino a Ceppaloni se mi invita.