Leo Ortolani – Ipse dixit
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.
Inutile replicare, tanto smentirà.
Sono libera, liberale, libertaria e aspirante libertina.
La solitudine è per il pensiero ciò che la sorgente è per il fiume.
Non sono mai stato e non sarò mai un adoratore di Satana, per il semplice fatto che il diavolo non esiste. Il satanismo è l’adorazione di noi stessi, responsabili del nostro bene e del nostro male.
I magistrati? Rappresentano per Berlusconi ciò che gli ebrei rappresentavano per Hitler: razza infame da eliminare, anzi dementi da mandare nei manicomi. Non lo dico io: l’ha affermato lui stesso!
Alè! Voglio veder le protesi alzarsi! Le protesi! Vai! I pancioni ricchi e fatiscenti! Come on! Vorrei vedere più gente sotto. Tanto il caffè l’avete preso… Giusto? Quella schifezza che avete mangiato stasera l’avete ingurgitata e domani avrete dei problemi, però intanto il conto salato l’avete pagato. Allora vi conviene alzarvi, smaltire un po’ di quella tristezza che avete e venire sotto il palco. E che Dio ci benedica e che Dio vi benedica e vi perdoni! Alè! Fatiscenti! Vai! La vita è un’altra cosa! Vai! Baraconi!