Léon Blum – Carità
L’abnegazione, la carità, sono il più delle volte il risultato d’un difetto di vita personale.
L’abnegazione, la carità, sono il più delle volte il risultato d’un difetto di vita personale.
C’è un confine sottilissimo tra l’aiutare e l’essere usati.
Peccato è stare male o avere nausea e voglia di vomitare per aver mangiato troppo, mente centinaia di miliardi di bambini muoiono di fame e sete. Non vomitano di disperazione e debolezza soltanto perché non c’è niente da vomitare.
Cos’è la carità? Ce lo chiediamo o domandiamo?Non è solo un vocabolo da trovare tra i vocabolari;non è solo un affermazione da dire con le labbra;non è un gesto ipocrita da usare per farci vedere;non può essere un comandamento da non usare;La carità è il vero amore che unisce ogni anima e cuore, è la vera fratellanza, la vera unità, che unita forma un solo corpo, un solo spirito e un cuore solo, capace di far amare e perdonare non solo noi stessi e per i nostri errori o l’oblio del nostro passato, ma dona vero sentimento d’amore verso il nostro prossimo. Ella è la fonte di ogni comandamento Divino.
L’assistenza non ha valore a meno che non venga prodigata con piacere, quando si esercità per dare nell’occhio o per paura dell’opinione pubblica, è gravosa e avvilente. L’aiuto dispensato senza gioia non benefica né il datore né il ricevente; invece scompaiono gli altri piaceri e le altre passioni se paragonati alla gioia che procura il prendersi lietamente cura del proprio prossimo.
Mettiamo a nudo il nostro cuore e la nostra anima rivestendoci di una perenne luce interiore, l’unica che ci permetterà di aprirci agli altri per poter agire onestamente e aiutare i nostri fratelli bisognosi.
Siamo uno stato senza governatore, senza un Papa. Siamo un popolo che ha bisogno ora…