Leonardo Galardini – Stati d’Animo
Mi sono perso, cercando.
Mi sono perso, cercando.
A volte è un meccanismo perverso quello che il nostro cervello utilizza nel processo di conservazione dei segmenti di vita, e a nostro discapito riavvolge il nastro dei ricordi e ce li ripresenta partendo da quelli che ci han fatto male avvolgendo nella nebbia quelli belli… a volte forse è attraverso l’ennesima sensazione spiacevole che si sprigiona da quei ricordi che finalmente riusciamo ad assaporare totalmente quel bello che comunque ne ha fatto parte.
Pensare ci rende sensibili alle sfumature dei sentimenti e alle possibilità dell’immaginazione.
Senza la pazzia il mondo diventerebbe talmente normale che finirebbe con l’impazzire.
La bellezza delle cose semplici, la grandezza di esse è qualcosa che in pochi sanno vedere, apprezzare e sentire. Ci sono gesti, parole e azioni che se fatte con il cuore lasciano un segno certo ed indelebile nella vita di molti di noi.
Quando l’oblio divora la nostra felicità, celando al mondo il nostro cuore solitario e cieco, l’unica cosa che dobbiamo fare è ricordarci di quella scintilla che ha reso un tempo libera e spensierata la nostra esistenza, inseguendola nuovamente, senza sosta.
Cos’è un pensiero? Null’altro che il ferma libro dei ricordi!