Lev Nikolaevic Tolstoj – Figli e bambini
Come la fiammella di una candela, oscillava la vita di un essere umano che fino a un momento prima non esisteva.
Come la fiammella di una candela, oscillava la vita di un essere umano che fino a un momento prima non esisteva.
Il tuo primo passo è tatuato dentro il mio cuore, sei la prima orma di un lungo cammino, che profumerà la mia vita con l’essenza delicata del tuo amore.
Di cose belle nella vita ne ho viste tante, ma come il sorriso e il volto di mio figlio mai. Di cose ne ho imparate tante, ma quello che insegna la loro innocenza, la loro semplicità e quel senso di fare le cose privo di convenienza, niente altro potrà insegnarcelo. Perché essere madre o padre è una gioia e una grande responsabilità. Ma è anche un cammino pieno di valori, umiltà e di insegnamento reciproco.
Stringendoti a me Figlio ho compreso perché sono qui.
Un figlio è un eterno bambino.
I figli non sono mai un errore, errori viventi, sono coloro che solo la pensano una cosa del genere.
Anche se tu arrivassi solo un attimo prima del mio ultimo respiro, anche se ti percepissi appena, con la nebbia negli occhi, anche se ti stringessi la mano più col pensiero che con la forza, anche se in quell’attimo mi si strappasse il cuore per l’immenso vuoto che ci ha divisi, tu resti sempre mio figlio, ed io tuo padre, da quando non ti ho visto nascere a quando forse mi vedrai morire.