Lev Nikolaevic Tolstoj – Figli e bambini
Come la fiammella di una candela, oscillava la vita di un essere umano che fino a un momento prima non esisteva.
Come la fiammella di una candela, oscillava la vita di un essere umano che fino a un momento prima non esisteva.
Sei il sole che mi riscalda nelle giornate fredde.Sei la luce che mi guida e mi mostra la strada.Solo tu, sei ciò che voglio, e solo tu mi dai quell’amore immenso ed immortale che una mamma può ricevere.
La scuola è un nido di rivalità accanite.
Alla fine di tutto ti rendi conto che l’unica cosa per cui sei capace di fare qualsiasi cosa, sono i figli.
Mamma: l’angelo, un diamante, un valore inestimabile.
Da genitore, ho un grosso obbiettivo per mio figlio: non voglio che diventi né un grande dottore, né un grande ingegnere, né tantomeno un grande sportivo. Farò solo di tutto perché sia una persona felice, e nel mondo dei finti felici, non mi sembra poco.
– Basta guardarvi e si pensa: ecco una donna che può essere felice o infelice ma che non si annoia. Insegnatemi come fate- Non faccio nulla – rispose Anna arrossendo a quelle domande insistenti.- È il modo migliore – disse Stremov entrando nel discorso.