Lev Nikolaevic Tolstoj – Libri
“Questo dimostra soltanto che non avete cuore” disse. Ma il suo sguardo diceva come lei sapesse che lui aveva un cuore e per questo ne avesse paura.
“Questo dimostra soltanto che non avete cuore” disse. Ma il suo sguardo diceva come lei sapesse che lui aveva un cuore e per questo ne avesse paura.
Ogni giorno invecchiavo, ma oggi era diverso, peggiore, quantificabile. Avevo diciotto anni.Edward non li avrebbe mai compiuti.
Stanno stretti sotto i letti, sette spettri a denti stretti.
“Se cantassi così, come me ne vanterei!” Pensava Kitty, “come sarei contenta di vedere tanta gente sotto alle finestre! E a lei non importa nulla: pensa soltanto a far piacere a maman. Chi le dà quella forza di essere indifferente a tutti e rimanere così serena?”
Perché sbaglio sempre a calcolare il peso delle cose. Ogni volta ti tocca indovinare se una cosa è pesante o leggera, specialmente quelle dentro di te, e indovini sbagliato…
Levin riguardava il fratello come un uomo di vastissima intelligenza e di vastissima cultura, di una nobiltà di propositi eccezionale; ma nel profondo dell’anima, via via che avanzava negli anni e lo conosceva meglio, cominciava a dubitare che quelle stesse sue qualità fossero un ostacolo alla semplice comprensione della vita.Osservava che Sergej, come molti altri che spiegavano la loro attività per il bene generale, non era portato a questo per sentimento, ma soltanto per ragionamento, e riguardava le questioni del bene dell’umanità e dell’immortalità dell’anima come si riguarda una partita a scacchi o il funzionamento ingegnoso di una nuova macchina.
“Sempre la stessa cosa!” Tutti, sua madre, suo fratello, tutti credevano necessario immischiarsi nei suoi affari di cuore, e ciò gli smosse la bile, mentre era solito non perdere mai la calma. “Che importa loro? Perché ognuno si crede in dovere di occuparsi di me? Di starmi addosso? Perché vendono che questa è una cosa che loro non possono capire. Se fosse una delle solite relazioni mondane mi lascerebbero in pace. Sentono che questa è un’altra cosa, che non è un capriccio, e che quella donna mi è più cara della vita. Qualunque sia per essere la nostra sorte, ce la saremo fatta da noi e non ce ne lamenteremo”. Quella parola “noi” lo legava ad Anna. “Non occorre che c’insegnino a vivere. Loro non hanno idea della nostra felicità, non sanno che senza quest’amore per noi non ci può essere né gioia né dolore, non ci può essere vita”.
Ogni giorno invecchiavo, ma oggi era diverso, peggiore, quantificabile. Avevo diciotto anni.Edward non li avrebbe mai compiuti.
Stanno stretti sotto i letti, sette spettri a denti stretti.
“Se cantassi così, come me ne vanterei!” Pensava Kitty, “come sarei contenta di vedere tanta gente sotto alle finestre! E a lei non importa nulla: pensa soltanto a far piacere a maman. Chi le dà quella forza di essere indifferente a tutti e rimanere così serena?”
Perché sbaglio sempre a calcolare il peso delle cose. Ogni volta ti tocca indovinare se una cosa è pesante o leggera, specialmente quelle dentro di te, e indovini sbagliato…
Levin riguardava il fratello come un uomo di vastissima intelligenza e di vastissima cultura, di una nobiltà di propositi eccezionale; ma nel profondo dell’anima, via via che avanzava negli anni e lo conosceva meglio, cominciava a dubitare che quelle stesse sue qualità fossero un ostacolo alla semplice comprensione della vita.Osservava che Sergej, come molti altri che spiegavano la loro attività per il bene generale, non era portato a questo per sentimento, ma soltanto per ragionamento, e riguardava le questioni del bene dell’umanità e dell’immortalità dell’anima come si riguarda una partita a scacchi o il funzionamento ingegnoso di una nuova macchina.
“Sempre la stessa cosa!” Tutti, sua madre, suo fratello, tutti credevano necessario immischiarsi nei suoi affari di cuore, e ciò gli smosse la bile, mentre era solito non perdere mai la calma. “Che importa loro? Perché ognuno si crede in dovere di occuparsi di me? Di starmi addosso? Perché vendono che questa è una cosa che loro non possono capire. Se fosse una delle solite relazioni mondane mi lascerebbero in pace. Sentono che questa è un’altra cosa, che non è un capriccio, e che quella donna mi è più cara della vita. Qualunque sia per essere la nostra sorte, ce la saremo fatta da noi e non ce ne lamenteremo”. Quella parola “noi” lo legava ad Anna. “Non occorre che c’insegnino a vivere. Loro non hanno idea della nostra felicità, non sanno che senza quest’amore per noi non ci può essere né gioia né dolore, non ci può essere vita”.
Ogni giorno invecchiavo, ma oggi era diverso, peggiore, quantificabile. Avevo diciotto anni.Edward non li avrebbe mai compiuti.
Stanno stretti sotto i letti, sette spettri a denti stretti.
“Se cantassi così, come me ne vanterei!” Pensava Kitty, “come sarei contenta di vedere tanta gente sotto alle finestre! E a lei non importa nulla: pensa soltanto a far piacere a maman. Chi le dà quella forza di essere indifferente a tutti e rimanere così serena?”
Perché sbaglio sempre a calcolare il peso delle cose. Ogni volta ti tocca indovinare se una cosa è pesante o leggera, specialmente quelle dentro di te, e indovini sbagliato…
Levin riguardava il fratello come un uomo di vastissima intelligenza e di vastissima cultura, di una nobiltà di propositi eccezionale; ma nel profondo dell’anima, via via che avanzava negli anni e lo conosceva meglio, cominciava a dubitare che quelle stesse sue qualità fossero un ostacolo alla semplice comprensione della vita.Osservava che Sergej, come molti altri che spiegavano la loro attività per il bene generale, non era portato a questo per sentimento, ma soltanto per ragionamento, e riguardava le questioni del bene dell’umanità e dell’immortalità dell’anima come si riguarda una partita a scacchi o il funzionamento ingegnoso di una nuova macchina.
“Sempre la stessa cosa!” Tutti, sua madre, suo fratello, tutti credevano necessario immischiarsi nei suoi affari di cuore, e ciò gli smosse la bile, mentre era solito non perdere mai la calma. “Che importa loro? Perché ognuno si crede in dovere di occuparsi di me? Di starmi addosso? Perché vendono che questa è una cosa che loro non possono capire. Se fosse una delle solite relazioni mondane mi lascerebbero in pace. Sentono che questa è un’altra cosa, che non è un capriccio, e che quella donna mi è più cara della vita. Qualunque sia per essere la nostra sorte, ce la saremo fatta da noi e non ce ne lamenteremo”. Quella parola “noi” lo legava ad Anna. “Non occorre che c’insegnino a vivere. Loro non hanno idea della nostra felicità, non sanno che senza quest’amore per noi non ci può essere né gioia né dolore, non ci può essere vita”.