Lia Mortellaro – Figli e bambini
I tuoi grandi occhi birichini sono grandi come l’oceano e vorrei tuffarmi in essi per nuotare in te e sentire il tuo piccolo cuore che galoppa come un cavallo senza briglie!
I tuoi grandi occhi birichini sono grandi come l’oceano e vorrei tuffarmi in essi per nuotare in te e sentire il tuo piccolo cuore che galoppa come un cavallo senza briglie!
Il tramonto non è altro che un inchino alla mamma. Sconfinata ed eterna sorgente di luce.
Mio padre mi voleva bene nonostante fossi una femmina.
I bambini di oggi sono la speranza di domani, aiutiamoli a salire sempre più in alto, insegniamo loro a volare, se vogliamo per loro un mondo migliore.
I bambini costruiscono quello che gli adulti distruggono.
“Dove sei… dove sei…””Ecco la camomilla.””Grazie. Come fai con cinque figli?””Come farei senza…””Troppe preoccupazioni, ansie, dolori…””Non lo so, Eleonora. Viene un momento in cui ti rendi conto che tu hai partecipato a qualcosa di più grande. Non sei tu ad aver dato la vita, anche se l’hai portata. A poco a poco ho capito che portarla significa che ti è affidata. Questo mi dà una grande serenità. E poi non hai idea che carica ti dà l’amore di cinque figli…””e se tuo marito se ne andasse?””C’è stato un momento in cui volevo andarmene io…””Tu?””Si. Ero stanca, mi sentivo sola.””E poi?””Mi sentivo sola, ma alla fine forse non lo ero. Gliene ho parlato e lui ha comprato due biglietti d’aereo e pochi giorni dopo siamo partiti per New York. Ci siamo fermati una settimana. Io non c’ero mai stata e lui mi ha portato nei posti che aveva visitato da ragazzo nell’estate dopo la maturità.””E i ragazzi?””Sparsi tra amici e parenti…””Sembra un film…””Nei film certe cose succedono perché qualcuno le fa nella realtà.”
Il dolore ci trapassa e ci tiene compagnia in questo percorso chiamato vita, viaggio che è arduo e difficile, ma da te vorrei cancellare ogni tormento, voglio che nulla più ti addolori.
Il tramonto non è altro che un inchino alla mamma. Sconfinata ed eterna sorgente di luce.
Mio padre mi voleva bene nonostante fossi una femmina.
I bambini di oggi sono la speranza di domani, aiutiamoli a salire sempre più in alto, insegniamo loro a volare, se vogliamo per loro un mondo migliore.
I bambini costruiscono quello che gli adulti distruggono.
“Dove sei… dove sei…””Ecco la camomilla.””Grazie. Come fai con cinque figli?””Come farei senza…””Troppe preoccupazioni, ansie, dolori…””Non lo so, Eleonora. Viene un momento in cui ti rendi conto che tu hai partecipato a qualcosa di più grande. Non sei tu ad aver dato la vita, anche se l’hai portata. A poco a poco ho capito che portarla significa che ti è affidata. Questo mi dà una grande serenità. E poi non hai idea che carica ti dà l’amore di cinque figli…””e se tuo marito se ne andasse?””C’è stato un momento in cui volevo andarmene io…””Tu?””Si. Ero stanca, mi sentivo sola.””E poi?””Mi sentivo sola, ma alla fine forse non lo ero. Gliene ho parlato e lui ha comprato due biglietti d’aereo e pochi giorni dopo siamo partiti per New York. Ci siamo fermati una settimana. Io non c’ero mai stata e lui mi ha portato nei posti che aveva visitato da ragazzo nell’estate dopo la maturità.””E i ragazzi?””Sparsi tra amici e parenti…””Sembra un film…””Nei film certe cose succedono perché qualcuno le fa nella realtà.”
Il dolore ci trapassa e ci tiene compagnia in questo percorso chiamato vita, viaggio che è arduo e difficile, ma da te vorrei cancellare ogni tormento, voglio che nulla più ti addolori.
Il tramonto non è altro che un inchino alla mamma. Sconfinata ed eterna sorgente di luce.
Mio padre mi voleva bene nonostante fossi una femmina.
I bambini di oggi sono la speranza di domani, aiutiamoli a salire sempre più in alto, insegniamo loro a volare, se vogliamo per loro un mondo migliore.
I bambini costruiscono quello che gli adulti distruggono.
“Dove sei… dove sei…””Ecco la camomilla.””Grazie. Come fai con cinque figli?””Come farei senza…””Troppe preoccupazioni, ansie, dolori…””Non lo so, Eleonora. Viene un momento in cui ti rendi conto che tu hai partecipato a qualcosa di più grande. Non sei tu ad aver dato la vita, anche se l’hai portata. A poco a poco ho capito che portarla significa che ti è affidata. Questo mi dà una grande serenità. E poi non hai idea che carica ti dà l’amore di cinque figli…””e se tuo marito se ne andasse?””C’è stato un momento in cui volevo andarmene io…””Tu?””Si. Ero stanca, mi sentivo sola.””E poi?””Mi sentivo sola, ma alla fine forse non lo ero. Gliene ho parlato e lui ha comprato due biglietti d’aereo e pochi giorni dopo siamo partiti per New York. Ci siamo fermati una settimana. Io non c’ero mai stata e lui mi ha portato nei posti che aveva visitato da ragazzo nell’estate dopo la maturità.””E i ragazzi?””Sparsi tra amici e parenti…””Sembra un film…””Nei film certe cose succedono perché qualcuno le fa nella realtà.”
Il dolore ci trapassa e ci tiene compagnia in questo percorso chiamato vita, viaggio che è arduo e difficile, ma da te vorrei cancellare ogni tormento, voglio che nulla più ti addolori.