Patrizia Cosenza – Figli e bambini
Pensando a chi abbandona i figli: si sentirà smarrita per tutta la vita e dopo per tutta l’eternità, condannata a non sorridere mai.
Pensando a chi abbandona i figli: si sentirà smarrita per tutta la vita e dopo per tutta l’eternità, condannata a non sorridere mai.
Datemi una dozzina di bambini normali, ben fatti, e un ambiente opportuno per allevarli e vi garantisco di prenderne qualcuno a caso e di farlo diventare qualsiasi tipo di specialista, che io volessi selezionare: dottore, avvocato, artista, commerciante e perfino accattone e ladro, indipendentemente dalle sue attitudini, simpatie, tendenze, capacità, vocazioni.
Ogni anno a Natale si pensa a quei bambini che abbiamo lasciato in tanti orfanotrofi e favelas, qualcuno son riuscita a farlo adottare, ma gli altri?Il mio augurio va a loro, che almeno possano avere la serenità e l’amore che non hanno mai avuto.
Sono i no a fare diventare adulti i nostri figli. I troppi sì li viziano.
Il sorriso di mio figlio mi fa stare beneanche quando intorno vedo buio…Lui riesce ad illuminare le mie giornate… sempre…anche quando il sole lascia spazio alla pioggia e al cielo grigio.
Non sarò mai una madre. Resterò per sempre una ragazza. Invecchierò così, asciutta e sola. Il mio corpo non si trasformerà, non si moltiplicherà. Non ci sarà Dio. Non ci sarà raccolto. Non ci sarà Natale. Bisogna cercare nel mondo, nella sua aridità, nelle sue strettoie il senso della vita… in questi negozi, in questo traffico. Invecchierò così.
I neonati sono puri e trasparenti come l’acqua, noi adulti dovremmo ricordare più spesso come era essere bambini.