Licio Gelli – Televisione
Venne Costanzo a intervistarmi per il Corriere della sera. Dopo due ore di conversazione mi chiese: lei cosa voleva fare da piccolo. E io: il burattinaio. Meglio fare il burattinaio che il burattino, non le pare?
Venne Costanzo a intervistarmi per il Corriere della sera. Dopo due ore di conversazione mi chiese: lei cosa voleva fare da piccolo. E io: il burattinaio. Meglio fare il burattinaio che il burattino, non le pare?
Se si insiste un po’ con le “comunicazioni di mercato” – così le chiamano – o se si insiste un po’ con ben fatti “spot” televisivi, si riesce anche a convincere i millepiedi che si fa più in fretta e si fa meno fatica a viaggiare con l’aereo piuttosto che a piedi (anche con duemila piedi). È possibile anche convincere le farfalle notturne che è meglio comperare un televisore per guardare le farfalline che fanno la pubblicità seminude con mutande di vetri Swarovski, piuttosto che girare qua e là nel profumo dei prati aspettando di addormentarsi per sempre.
Oggi c’è una forma di potere molto più sottile che è sostanzialmente il controllo del pensiero, il controllo delle idee. Questo è molto pericoloso perché io quando ho controllato le idee di tutti coloro che sono subordinati al potere, costoro pensano come il potere, lo applaudono, lo vogliono, lo desiderano, lo adorano. Perché pensano come lui. E poi il secondo grado, ancora più pernicioso, è il controllo dei sentimenti. Ci sono delle trasmissioni televisive che insegnano ai giovani come si ama, come si odia, come ci si innamora, come ci si arrabbia. Quando io ho determinato il controllo dei sentimenti, io ho il potere assoluto. Perché non solo penso come mi hanno insegnato a pensare i mezzi televisivi, ma sento come loro desiderano io senta. A questo punto sono arrivato alla completa gestione del mondo, su cui opero.
Trovo la televisione davvero molto istruttiva. Ogni volta che qualcuno mette in funzione l’apparecchio, me ne vado nell’altra stanza a leggere un libro.
Sto curando due coppie di siamesi con doppia personalità: sono pagato per otto. (da “Zelig”)
Cos’è la televisione? Una finestra sui problemi del mondo.
Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei mass-media.