Ligabue (Luciano Ligabue) – Tristezza
Cosa vuoi che sia, passa tutto quanto, solo un po’ di tempo e ci riderai su.
Cosa vuoi che sia, passa tutto quanto, solo un po’ di tempo e ci riderai su.
Per sopportar meglio la solitudine occorre la forza della giovinezza o è meglio la saggezza della vecchiaia?
Siamo circondati costantemente da orrore e disperazione e ancora non riesco a capire come facciamo a sopportarlo, ad andare avanti comunque, a fare finta di niente. Una spirale inarrestabile di desolazione che prima o poi ci inghiottirà tutti. E a volte non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati solo perché troppo impegnati a lamentarci continuamente di sciocchezze. Adesso ci starebbe bene una bella bottiglia di vino rosso da quindici gradi. Un’ottima alternativa per qualche ora, fino a domani mattina se sono fortunato… e poi? Troveremo davvero, un giorno, un modo per salvarci, tutti?
Ti sei accorto che tra Me e Te c’è sempre una “e” in mezzo!
Lo sapevo, ne ero certo, è andata dove io non posso più raggiungerla. Oh non all’altro mondo, solo lontana da me.
Il dolore non a parole, vive negli occhi, nei cuore e nell’anima e si muove con tormento incatenato ad una vita vigliacca.
La tristezza nasce nel cuore per diversi motivi, non si deve mai giudicare dalle apparenze né generalizzare su nessuno, è necessario conoscere la vita di ogni persona triste per capirla; soltanto le lacrime versate nella solitudine conoscono il perché dell’anima che le libera e solo Dio può raccoglierle e asciugarle.