Lilly C. Arcudi – Filosofia
Ciò che si è si esprime e ciò che si cela in eterno non tace.
Ciò che si è si esprime e ciò che si cela in eterno non tace.
La condivisione è una cosa diversa dall’appropriazione indebita.
Ho visto ballare il demoniodevo dire che se la cava meglio di un Diotutto può giungere al termineo dal termine può nascere una nuovo inizio.
Tra le miserie dell’uomo sono risorto, pieno di gloria vitale. Mi loda la notte, il sogno e le passioni… sono figlio della terra e della forza.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili. Ma se l’enigma si potesse svelare noi vi conosceremmo l’odissea dello spirito, il quale, per mirabile illusione cercando se stesso, fugge se stesso; poiché si mostra attraverso il mondo sensibile solo come il senso attraverso le parole, solo come, attraverso una nebbia sottile, quella terra della fantasia, alla quale miriamo. Ogni splendido quadro nasce quasi per il fatto che si toglie quella muraglia invisibile che divide il mondo reale dall’Ideale, e non è se non l’apertura, attraverso la quale appaiono nel loro pieno rilievo le forme e le regioni di quel mondo della fantasia, il quale traluce solo imperfettamente attraverso quello reale. La natura per l’artista è non piú di quello che è per il filosofo, cioè solo il mondo ideale che apparisce tra continue limitazioni, o solo il riflesso imperfetto di un mondo, che esiste, non fuori di lui, ma in lui.
C’è sempre un motivo per ogni gesto, ogni parola. Basterebbe indossare i panni degli altri per capire meglio “chi” sono gli altri.
La vera grande differenza tra l’uomo e il resto del regno animale, è la capacità di filosofare.