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Lina Viglione – Accontentarsi

Si dice che: dopo la tempesta arriva sempre l’arcobaleno, sembra una frase fatta ma è così. Succede un po’ a tutti di attraversare dei e periodi dove ci si sente fuori posto, ma sono proprio questi momenti che ci regalano la singolarità, momenti dove ci possiamo ascoltare. Sono momenti di crescita. L’esperienza non c’è la da la quantità degli anni perché ci sono tante persone con tanti anni di esperienze, che restano più stupidi di prima. L’esperienza secondo me nasce dai profondi dolori, dolori che devi imparare a gestire, e gestendo gestendo entri in un mondo particolare. In questo mondo si scopre l’Essenza della vita, ma sopratutto di se stessi, e allora si ha l’impressione molte volte di sentirsi stupidi, invece di sentirsi stupidi dell’ampiezza del proprio essere. Perciò, non sentiamoci stupidi. Mai.

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    Viaggiare almeno con la fantasia è una utilissima evasione. Diciamo un lusso che ci prendiamo come diritto, che pareggia il conto con l’infinità di doveri quotidiani! Ricordo che da piccola quanti viaggi mi facevo, in modo meravigliosamente fantastico. Mi avevo creato un mondo tutto mio, si chiamava “Fantasia” ci vivevano tutti i personaggi che vedevo nelle favole nei fumetti nei cartoni. Be! Ora con la mia età ovviamente certi viaggi non li faccio più. Però penso di avere ancora un buon rapporto con la fantasia soprattutto con i sogni, e questo lo ritengo una fortuna se non un pregio per che quando si smette di sognare si smette di vivere. Un mio pensiero. L’importante è riconoscere il viaggio della fantasia da quello della vita reale.

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    Il sorriso è una carezza all’anima e quando viene donato rende felice il nostro cuore e di chi lo riceve. Per quanto spontaneo e semplice possa essere, esso racchiude un’immensità di valori e significati che nessuno riuscirà a spiegare mai. Basta guardare un bambino quando sorride non comprendendo ancora cosa accade intorno a lui, esprime spontaneamente la sua gioia attraverso quel sorriso, e accade anche a quei bambini che sono sordi e ciechi dalla nascita. Eppure nessuno gli ha spiegato mai come si fa a sorridere eppure lo fa! E la cosa che possiamo fare è iniziare a dare il giusto valore che merita al sorriso e non considerandolo come una semplice espressione del viso, ma come un dono che riceviamo ogni volta che qualcuno c’è lo offre perché in in alcuni casi gli possono cambiare la giornata. Basta poco un semplice sguardo accompagnato da un sincero sorriso per aprire il cuore delle persone e dare loro conforto e gioia, per non farli sentire soli. Ricordiamoci però che non c’è miglior sorriso accompagnato anche con gli occhi quelli sono i più sinceri e ci accorgeremo che la gioia a poco a poco entrerà in noi, invaderà il nostro essere, illuminerà i momenti migliori e diventerà la nostra gioia nella misura in cui l’avremmo regalata agli altri.