Linda Effe – Tristezza
Ci sono giorni più di altri in cui senti più spietato il morso della tristezza.
Ci sono giorni più di altri in cui senti più spietato il morso della tristezza.
Le delusioni ci portano ad uno stato di freddezza elevato, quasi come se riuscissero a ghiacciare tre quarti del nostro cuore.
Cambiano gli interpreti, passano gli anni e l’esperienza si accumula ma ci si ritrova sempre allo stesso punto, quello di partenza, con sempre meno fiducia e voglia di ricominciare.
Mi sento come intrappolato in uno di quei films muti in bianco e nero di ormai tanti anni fa. Claustrofobicamente rintanato in una canzone straziante sull’amore, che si ripete, cosi come il dolore che ci sta dietro. Come bloccato da ore allo stesso livello di un videogioco dannatamente complicato. E non essendo io uno dei fratelli Lumière, Frank Sinatra o Donkey Kong, non so davvero come uscirne.
Ci sono persone che al posto del cervello hanno la cioccolata senza zucchero… questo è uno dei principali motivi della loro terrificante “amarezza”.
Dietro la disperazione si cela la morte.
Il dolore deve essere vissuto, pianto, urlato. Nascosto nel cuore, taciuto nell’animo, trova il tempo per mettere radici profonde, poi difficili da estirpare.