Roberto Giusti – Tristezza
Amava il suo dolore poiché vi erano ancora barlumi di felicità in quei cadenti ricordi.
Amava il suo dolore poiché vi erano ancora barlumi di felicità in quei cadenti ricordi.
Il bambino in un letto di ospedale, l’anziano dimenticato da tutti, le donne sottomesse e sfruttate, i tanti malati, le vittime della guerra, i piccoli violentati. Quanta tristezza. Se possiamo, dove c’è questa sofferenza, portiamo un sorriso. Non ci costa nulla, ma dà tanto: soprattutto a noi!
La vita è la strada per la morte. La morte è la strada per la vita. Ogni strada conduce alla vita. Ogni strada conduce alla morte. Forse.
Nella vita puoi rimanere deluso solo quando ti aspetti qualcosa da qualcuno.
Nella mia vita tu sei la mia amata morte. Scopiamo via ogni senso, e nell’oscurità godiamoci fino alla fine.
È terribile quando vorresti essere la stessa di prima, ma anche sforzandoti ti ritrovi diversa, nulla ti soddisfa più, le cose che ti facevano sorridere; ora ti lasciano indifferente, e ti arrabbi con te stessa, ti arrabbi sopratutto con gli altri, che ti hanno resa una persona che non riconosci più nello specchio.
Non è paura, né ombre o fantasmi, è solo non avere voglia di tuffarsi in acque non limpide.