Linda Reale Ruffino – Sogno
Non v’è dimora più confortevole di quella che costruisci nei tuoi sogni.
Non v’è dimora più confortevole di quella che costruisci nei tuoi sogni.
I giovani escono dall’università e non trovano lavoro. I vecchi raggiungono l’età della pensione senza avere denaro sufficiente per vivere dignitosamente. Gli adulti non hanno tempo per sognare-dalle otto del mattino alle cinque del pomeriggio lottano per mantenere la famiglia, per pagare le rette scolastiche ai figli, affrontando le innumerevoli fatiche che conosciamo e che si riassumono nell’espressione “la dura realtà”.
Lasciami sognarelasciami dimenticarelasciami ricominciare a camminarea passi più decisi.Fammi immaginarequanto ancora ho da fare,forse crescere e invecchiare…Quanto ancora ho d’amare.
Quali sogni ho sognato? Ero un uomo che sognava di essere un Dio, ero un Dio che sognava di essere un uomo. Ho conosciuto la passione, ho conosciuto la separazione, ho conosciuto le stelle, ho conosciuto il fallimento, ho conosciuto il dolore, ho conosciuto la guerra, e ho conosciuto la fine di tutte le cose. Ma vado avanti, anche se ho la morte nel cuore e senza lei non sono più niente e nulla ha più senso.
Camminando sulla realtà, apro la finestra dei sogni affinché la brezza della notte possa insinuarsi dentro me; portando in dono profumi lontani, risvegliando il canto celestiale di dolci parole, appese alla gruccia del passato.Apro la finestra dei sogni: depongo un bacio sulle tue labbra, rubo il sorriso che appartiene allo splendore del tuo volto, e illumino questa lunga notte che mi vedrà addentrarmi nell’alcova dei ricordi miei più belli. Mi addormenterò, al ritmo di un seducente incantesimo.
Siamo fatti così noi sognatori. Sempre da soli, ribelli a qualsiasi abitudine che a noi non appartiene. Nessuna vita, viviamo adorando ogni semplice respiro e speriamo sempre nel domani, migliore di questo oggi. Senza intaccare nessun essere vivente, in Dio riponiamo il nostro avvenire.
Questa notte ho fatto un sognoche mi ha donato gioia e commozione immensa…Un bambino mi ha detto:”Papà, ti porto sempre nel mio cuoricino”…Non era mio figlio…