Linda Reale Ruffino – Tristezza
Anche la preghiera diviene poesia quando nasce dal dolore.
Anche la preghiera diviene poesia quando nasce dal dolore.
Ogni nostra inquietudine, per quanto possa tormentarci nel profondo, troverà, prima o poi, il modo di mitigarsi. Permettiamo al nostro cuore di deciderlo in fretta.
Non mi sentivo un pesce fuor d’acqua, mi sentivo più del sushi in un piatto.
Quando ti manca una persona e hai la certezza che non potrai più vederla, allora guardi il cielo, perché l’immensità del dolore che ti porti addosso può capirlo solo chi possiede quell’immensità.
Non ti auguro il male, ma una lunga vita di porte sbattute in faccia, rimpiangendo chi ti tendeva la mano senza pretendere nulla.
Mi dicono che per stare bene devo tirare fuori tutto quello che ho dentro, ma se si è educati sin da piccoli a non fare trasparire mai nulla è difficile, quasi impossibile, persino le lacrime si nascondono per non farsi notare e tutto resta li sospeso nel limbo di me stessa.
Nelle pieghe di una vita ci sono emozioni messe a tacere, ferite mal rimarginate, chiari segni di una lotta contro il tempo, contro il male, la cattiveria e la delusione. Nell’angolo più nascosto di una vita ci sono fuochi mai spenti, sogni mai realizzati, amori non vissuti e qualche rimpianto. La mia è piena di pieghe e di angoli, ma sono fiera di lei proprio per questo, perché vuol semplicemente dire che l’ho vissuta.