Lio Nella – Comportamento
Vuoi giudicare? Accomodati. Le mie orecchie ormai ascoltano solo il canto del vento.
Vuoi giudicare? Accomodati. Le mie orecchie ormai ascoltano solo il canto del vento.
Vorrei per una volta dimenticarmi le regole del giusto vivere. Dimenticarmi l’educazione, i sani principi…
Gli esseri umani agiscono in base ai significati che le cose hanno per loro.
Dobbiamo salvarci dalla stoltezza più grande in cui possiamo cadere: farci determinare e dominare dalle cose.
Il pensiero è una mano tesa che della tua mollar non vuol la presa. Il pensiero non lo puoi fermare, ma la tua mano puoi non dare. Non farti trascinare, lascialo andare…
Non abusare troppo della mia pazienza, non è inesauribile.
A volte siamo troppo occupati a “salvare” o convertire gli altri, avvelenandoli, uccidendoli per prendere il loro destino e intelligenza, nell’insana macellazione, anche se fosse ordita e ordinata da Dio e le schiere di angeli, non diventa buona e opportuna, ma non ci accorgiamo di quello che annienterà noi, lo stesso male che l’Onnipotente fa passare per bene, per salvare i suoi e vestirli dell’innocenza massacrata (salvata). Una salvezza ipocrita è più imprudente e incerta rispetto a quello che si vorrebbe contrastare, come affrontare dei mulini a vento, mentre il vero rischio è un altro, che si lascia tranquillamente entrare nel futuro. Quello che erroneamente si definì “amore” è come il falso aspetto degli angeli, sarà la fine e l’estinzione nel nulla eterno di questo Mondo e degli altri.