Litfiba – Vita
Rosa genera rosae spina genera spina.
Rosa genera rosae spina genera spina.
Il peggio arriva quando cala il silenzio. Quando non hai più voglia di ribattere, di discutere. Ti chiudi in te stessa, in cerca di quella pace di cui hai bisogno. Inutile spiegare a chi non ha mai voluto capire. Certe cose vanno come devono andare, non le puoi cambiare.
Oggi ho visto un cane a tre zampe, non t’assomigliava per niente: così ti ho pensato.
Bisogna allontanarsi da tutto per capire che non c’è bisogno di tutto.
I segni della vita son tre: cicatrici, ricordi e qualcos’altro che ora come ora mi sfugge.
Vivo d’istinto, non di ragione.
Solo abbandonato nel silenzio del nulla mi accorgo di vivere… a metà tra la realtà e il sogno appeso ad un filo sottile chiamato vita trovo la forza di dire ancora una volta “io ci sono” e non solo per guardare.
Il peggio arriva quando cala il silenzio. Quando non hai più voglia di ribattere, di discutere. Ti chiudi in te stessa, in cerca di quella pace di cui hai bisogno. Inutile spiegare a chi non ha mai voluto capire. Certe cose vanno come devono andare, non le puoi cambiare.
Oggi ho visto un cane a tre zampe, non t’assomigliava per niente: così ti ho pensato.
Bisogna allontanarsi da tutto per capire che non c’è bisogno di tutto.
I segni della vita son tre: cicatrici, ricordi e qualcos’altro che ora come ora mi sfugge.
Vivo d’istinto, non di ragione.
Solo abbandonato nel silenzio del nulla mi accorgo di vivere… a metà tra la realtà e il sogno appeso ad un filo sottile chiamato vita trovo la forza di dire ancora una volta “io ci sono” e non solo per guardare.
Il peggio arriva quando cala il silenzio. Quando non hai più voglia di ribattere, di discutere. Ti chiudi in te stessa, in cerca di quella pace di cui hai bisogno. Inutile spiegare a chi non ha mai voluto capire. Certe cose vanno come devono andare, non le puoi cambiare.
Oggi ho visto un cane a tre zampe, non t’assomigliava per niente: così ti ho pensato.
Bisogna allontanarsi da tutto per capire che non c’è bisogno di tutto.
I segni della vita son tre: cicatrici, ricordi e qualcos’altro che ora come ora mi sfugge.
Vivo d’istinto, non di ragione.
Solo abbandonato nel silenzio del nulla mi accorgo di vivere… a metà tra la realtà e il sogno appeso ad un filo sottile chiamato vita trovo la forza di dire ancora una volta “io ci sono” e non solo per guardare.