Lorenzo Tremarelli – Politica
Aspetto quel 30 febbraio di un qualsiasi e rigoglioso anno giubilare disparo che vedrà finalmente al potere filosofi socratici, possibilmente radicali.
Aspetto quel 30 febbraio di un qualsiasi e rigoglioso anno giubilare disparo che vedrà finalmente al potere filosofi socratici, possibilmente radicali.
L’istituzione che più di ogni altra rappresenta lo stato è la camera, ma non perché ci sono i deputati ma perché la camera è la stanza più importante del casino.
Fra politici e cittadini è ormai una convivenza da separati in casa, in attesa di divorzio.
Io capisco che certi miti possano crollare quando qualcuno “osa” metterli in discussione o palesarne la poca onestà, ma sono convinto che è proprio dall’ammissione degli errori e dalla riflessione profonda sulle responsabilità che tutto si possa ricostruire. Attaccare e offendere chi sottolinea delle palesi e concrete verità, denota solo proselitismo cieco senza alcuna capacità indispensabile di autocritica.
Fintanto che l’uguaglianza non sarà perseguita in termini reali, con adeguate leggi, il popolo si ritroverà sempre povero ed in miseria.
Ormai quasi tutti i giornalisti fanno politica, traendone i vantaggi che ne derivano, ma senza correre i rischi che i veri politici corrono.
L’obbligo morale richiede la libertà dall’ignoranza, ecco perché i nostri governanti non si sentono moralmente obbligati.