Luana Fruzzetti – Stati d’Animo
La prima cosa che faccio al mattino è spalancare le finestre, stropicciarmi gli occhi e osservare me stessa che rimango ancora bambina, ancora intenta a meravigliarsi, aprendo le braccia verso un grazie.
La prima cosa che faccio al mattino è spalancare le finestre, stropicciarmi gli occhi e osservare me stessa che rimango ancora bambina, ancora intenta a meravigliarsi, aprendo le braccia verso un grazie.
Ci sono attimi in cui quello che senti dentro è talmente grande e intenso che il respiro si spezza in gola e rimani così, immobile, ad ascoltare le parole che, imprigionate in te, rimbalzano tra mente, cuore e anima!
Le mie ansie le ho sempre scaricate di notte. Tra risvegli improvvisi e senso di panico, poi con il tempo e tanta buona volontà, ho imparato a gestirmi meglio. A utilizzare e vivere la giornata nella sua interezza. Ma se qualcosa ogni tanto non va, la notte si fa sentire.
Molti guardano, altri osservano e comprendono, perché il dolore muto ha occhi grandi e profondi.
Non spegnere mai nel tuo cuore la fiamma dell’amore, continua a credere ad amare e a sperare.
Sono un semplice uomo, non sono nulla, non sono un Dio, sono uno che ha sbattuto tante volte la faccia di fronte al muro. Ho camminato e regalato sorrisi, ma dentro quante volte ero da solo con me stesso e con il mio Dio. Quante volte ero solo con me stesso malgrado tante mani toccassero le mie spalle. Non sono un duro, sono uno che nella sofferenza ha trovato una luce, una luce speciale chiamata anima.
Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari.