Luca Englaro – Vita
A rammentarci la nostra mortalità ci pensa il beffardo e cinico scorrere del tempo che, inesorabile, strappa la maschera alla vita per mostrarci il suo volto più autentico, quello di una tremenda e inguaribile precarietà.
A rammentarci la nostra mortalità ci pensa il beffardo e cinico scorrere del tempo che, inesorabile, strappa la maschera alla vita per mostrarci il suo volto più autentico, quello di una tremenda e inguaribile precarietà.
I malati non vogliono guarire, vogliono curarsi.
Ciò che distingue l’uomo dagli animali è cosa molto piccola: l’uomo comune la getta via, l’uomo superiore la conserva.
Per Essere Uomini si deve saper Disobbedire.
Il mio “tempo” è di chi è degno, di chi c’e e soprattutto di chi è sincero. Il resto può aspettare.
L’Ipocrisia non è la Via, una Vita felice deve trovare nel Cor la radice, quel che altrove affonda negli abissi ti sprofonda.
La vita è un triste calvario che l’uomo porta appresso sotto il fardello di mille torture, sotto lacrime e guai.