Luca Fiorani – Filosofia
Lo sdegno per una realtà siffatta il saggio lo chiama “coscienza pulita”.
Lo sdegno per una realtà siffatta il saggio lo chiama “coscienza pulita”.
Gli alberi infruttiferi si estirpano.
Il silenzio è insostenibile. È più facile rinunciare al pane che al verbo. Il moto dello spirito esige parole in massa, senza le quali, avvolto su se stesso, rimugina la sua impotenza. Disgraziatamente l’eloquio scivola nello sproloquio. Anche il pensiero vi tende, sempre pronto a espandersi, a gonfiarsi. Arrestarlo con l’acredine, contrarlo nell’aforisma o nella battuta, significa opporsi alla sua espansione, al suo movimento naturale, al suo slancio verso la prolissità o la dilatazione. Da qui i sistemi, da qui la filosofia, da qui la letteratura.
Solo gli animali più acuti e attivi sono capaci di provare noia. Un tema per un grande poeta sarebbe la noia di Dio il settimo giorno della creazione.
Udire menzogne e respingere verità questo è il dilemma.
Quando due che non credono all’amore si mettono insieme lo fanno per combattere la noia…
Una volta che si è trovato se stessi, bisogna essere in grado, di tanto in tanto, di perdersi… e poi di ritrovarsi.