Luca Fiorani – Filosofia
Lo sdegno per una realtà siffatta il saggio lo chiama “coscienza pulita”.
Lo sdegno per una realtà siffatta il saggio lo chiama “coscienza pulita”.
Posto che l’illusione sia la più triste delle realtà, talvolta è tuttavia l’unica possibile.
Facciamo un patto?Io rido se ridi tu… immaginavo.
Puoi stare insieme a una persona per tutta la vita… Ma forse non la conoscerai mai abbastanza!
Quando la nostra mente abbandonerà il nostro corpo, soltanto allora capiremo in quanto poco spazio siamo vissuti.
Ella è davvero bella! Povero specchio, deve essere un tormento, fortuna che non sei geloso,. Il suo viso è d’un ovale perfetto, ed ella tiene il capo leggermente reclinato così che, limpida e superba, la sua fronte pare innalzarsi senza che il pensiero la solchi d’una minima ruga. I suoi neri capelli si raccolgono, sottili e morbidi, sulla fronte. Il suo volto è come un frutto, ogni tratto dolcemente pronunciato; la sua pelle, lo sento con gli occhi, è diafana, come velluto toccarla. I suoi occhi: oh! Ancora non li ho veduti, ché sono nascosti dalla frangia di seta si quelle ciglia adunche come uncini pericolosi per chi vuole penetrare il suo sguardo. La sua testa è una testa di Madonna, purezza e innocenza l’improntano. Ella si china come una Madonna, ma non si perde nella contemplazione dell’unico, il che dona una variazione all’espressione del suo volto. Ciò che ella contempla è il Molteplice, il Molteplice sul quale il lustro e lo splendore terreni gettano un loro riflesso. Si leva un guanto per mostrare allo specchio e a me una mano destra bianca e perfetta come marmo antico, senza alcun ornamento e neppure il liscio anello d’oro al terzo dito – brava! Ella solleva gli occhi: come tutto in lei si trasfigura, pur rimanendo invariato! La fronte è un po’ meno alta, il volto un po’ meno regolarmente ovale ma più vivo.
L’assenza è presenza del compiuto.