Luca Roveda – Viaggi e vacanze
New york city è la “vetrina” degli Stati Uniti e all’interno di questa “vetrina” si nasconde di tutto.
New york city è la “vetrina” degli Stati Uniti e all’interno di questa “vetrina” si nasconde di tutto.
Viaggiare sentendosi sempre, nello stesso momento, nell’ignoto e a casa, ma sapendo di non avere, di non possedere una casa. Chi viaggia è sempre un randagio, uno straniero, un ospite; dorme in stanze che prima e dopo di lui albergano sconosciuti, non possiede il guanciale su cui posa il capo né il tetto che lo ripara. E così comprende che non si può mai veramente possedere una casa, uno spazio ritagliato nell’infinito dell’universo, ma solo sostarvi, per una notte o per tutta la vita, con rispetto e gratitudine.
Credo che le persone capaci non abbiano bisogno di essere vezzeggiate.
Se tutto l’anno fosse fatto di allegre vacanze, divertirsi sarebbe più noioso del lavorare.
Credo che l’intuizione sia una facoltà basata sulla saggezza accumulata attraverso l’esperienza.
Parigi sei sempre la stessa anche se non sono più in compagnia. Come non li capisco quelli che per una storia finita non ti amano più come prima.
Camminando per il mondo, vorrei trovare persone che sanno vivere delle semplicità che la vita ci dona.
Viaggiare sentendosi sempre, nello stesso momento, nell’ignoto e a casa, ma sapendo di non avere, di non possedere una casa. Chi viaggia è sempre un randagio, uno straniero, un ospite; dorme in stanze che prima e dopo di lui albergano sconosciuti, non possiede il guanciale su cui posa il capo né il tetto che lo ripara. E così comprende che non si può mai veramente possedere una casa, uno spazio ritagliato nell’infinito dell’universo, ma solo sostarvi, per una notte o per tutta la vita, con rispetto e gratitudine.
Credo che le persone capaci non abbiano bisogno di essere vezzeggiate.
Se tutto l’anno fosse fatto di allegre vacanze, divertirsi sarebbe più noioso del lavorare.
Credo che l’intuizione sia una facoltà basata sulla saggezza accumulata attraverso l’esperienza.
Parigi sei sempre la stessa anche se non sono più in compagnia. Come non li capisco quelli che per una storia finita non ti amano più come prima.
Camminando per il mondo, vorrei trovare persone che sanno vivere delle semplicità che la vita ci dona.
Viaggiare sentendosi sempre, nello stesso momento, nell’ignoto e a casa, ma sapendo di non avere, di non possedere una casa. Chi viaggia è sempre un randagio, uno straniero, un ospite; dorme in stanze che prima e dopo di lui albergano sconosciuti, non possiede il guanciale su cui posa il capo né il tetto che lo ripara. E così comprende che non si può mai veramente possedere una casa, uno spazio ritagliato nell’infinito dell’universo, ma solo sostarvi, per una notte o per tutta la vita, con rispetto e gratitudine.
Credo che le persone capaci non abbiano bisogno di essere vezzeggiate.
Se tutto l’anno fosse fatto di allegre vacanze, divertirsi sarebbe più noioso del lavorare.
Credo che l’intuizione sia una facoltà basata sulla saggezza accumulata attraverso l’esperienza.
Parigi sei sempre la stessa anche se non sono più in compagnia. Come non li capisco quelli che per una storia finita non ti amano più come prima.
Camminando per il mondo, vorrei trovare persone che sanno vivere delle semplicità che la vita ci dona.