Luca Roveda – Vita
Accetta, rispetta e ama te stesso per avere la premessa di una vita piena e felice.
Accetta, rispetta e ama te stesso per avere la premessa di una vita piena e felice.
Tutti dovremmo preoccuparci del futuro, perché là dobbiamo passare il resto della nostra vita.
Le persone, se non ti vogliono, significa che non ti meritano.
La vita è un cammino durante il quale si incontrano un’infinità di crocevia. Ad ognuno di essi ci sarà chi lo attraversa velocemente, chi prosegue a destra, chi a sinistra, chi si ferma a pensare un breve istante e chi un po’ più a lungo. Coloro che allo stesso crocevia, nello stesso istante, scelgono la medesima direzione, potrebbero fare un breve o lungo tratto insieme, potrebbero diventare amici o solo conoscenti, innamorarsi o avere una semplice avventura, aiutarsi a vicenda o ignorarsi completamente e, ad ogni crocevia la storia si ripeterà. Tu presta molta attenzione e soffermati un po’ di più, se necessario, la tua vita e ogni tua decisione sono legate agli altri, oltre che a te stesso.
La vita è come il mare. Bisogna essere bravi marinai, saper alzare le vele per cogliere il vento, saper reggere il timone durante le tempeste e tenere vicina l’ancora per approdo sicuro.
E quel pizzico di pazzia e indifferenza rendevano la mia vita la migliore di tutte.
Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo passato per la gran parte a ricercare se stessi, le proprie ragioni, i propri perché, i propri volti, i propri respiri, le proprie possibilità, le proprie vergogne, le proprie speranze. Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo triste e isolato perso tra la nostra rabbia e le nostre delusioni nel vedere sempre più colori sbiadirsi e più alberi perdere le proprie foglie. Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; le anime di un tempo destinato all’eternità, quegli spiriti selvaggi che hanno imparato a temere tutti e a non aver vergogna di nessuno, a contare solo su se stessi e sui propri difetti, come se anche quest’ultimi sarebbero potuti essere utili a costruire qualcosa di nuovo, forse qualcosa di comodo, qualcosa di rotto ma funzionante, qualcosa di puzzolente ma non nauseante, qualcosa di duro ma non di aggressivo, qualcosa di sottile ma non fragile. Siam noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo perduto tra i propri perché e le proprie ombre, tra i propri sguardi e i propri silenzi, tra i propri mondi e le proprie diversità. Siamo noi, siamo i dispersi delle nostre vite, raffiche di venti imprevedibili alla ricerca di cibo e conquiste.