Lucia Debora Paternostro – Frasi d’Amore
Il sublime fascino del meravigliosamente bello, non è visibile agli occhi, se non agli occhi del cuore.
Il sublime fascino del meravigliosamente bello, non è visibile agli occhi, se non agli occhi del cuore.
Quello era amore. Non c’era dubbio alcuno. Gli era bastato abbracciarla per saperlo.
Nella casa dove regna l’amore non c’è spazio per l’ipocrisia.
Chi ama aspettandosi qualcosa in cambio perde il suo tempo.
Se apriamo il cuore ai sentimenti e non ci vergogniamo di noi stessi, abbiamo la…
Si rideva, si scherzava, e non capivo che mi stavo innamorando.
Il silenzio? La cosa più rumorosa da ascoltare. Spegne quello che ci circonda e amplifica ciò che è dentro la nostra mente. Sono le mani che parlano rabbiose e sudate, avrebbero voglia di colpire invece parlano. Esprimono quello che nemmeno lo sguardo riesce a dire, gli occhi fissano il basso, sono assenti da quello scenario di infinito silenzio.
Quello era amore. Non c’era dubbio alcuno. Gli era bastato abbracciarla per saperlo.
Nella casa dove regna l’amore non c’è spazio per l’ipocrisia.
Chi ama aspettandosi qualcosa in cambio perde il suo tempo.
Se apriamo il cuore ai sentimenti e non ci vergogniamo di noi stessi, abbiamo la…
Si rideva, si scherzava, e non capivo che mi stavo innamorando.
Il silenzio? La cosa più rumorosa da ascoltare. Spegne quello che ci circonda e amplifica ciò che è dentro la nostra mente. Sono le mani che parlano rabbiose e sudate, avrebbero voglia di colpire invece parlano. Esprimono quello che nemmeno lo sguardo riesce a dire, gli occhi fissano il basso, sono assenti da quello scenario di infinito silenzio.
Quello era amore. Non c’era dubbio alcuno. Gli era bastato abbracciarla per saperlo.
Nella casa dove regna l’amore non c’è spazio per l’ipocrisia.
Chi ama aspettandosi qualcosa in cambio perde il suo tempo.
Se apriamo il cuore ai sentimenti e non ci vergogniamo di noi stessi, abbiamo la…
Si rideva, si scherzava, e non capivo che mi stavo innamorando.
Il silenzio? La cosa più rumorosa da ascoltare. Spegne quello che ci circonda e amplifica ciò che è dentro la nostra mente. Sono le mani che parlano rabbiose e sudate, avrebbero voglia di colpire invece parlano. Esprimono quello che nemmeno lo sguardo riesce a dire, gli occhi fissano il basso, sono assenti da quello scenario di infinito silenzio.