Lucia Gaianigo – Stati d’Animo
Sono le circostanze che, spesso, ci fanno cambiare opinione. Prendiamo, per esempio il tempo: nei giorni lavorativi è “tiranno”, nei giorni festivi è “libero”.
Sono le circostanze che, spesso, ci fanno cambiare opinione. Prendiamo, per esempio il tempo: nei giorni lavorativi è “tiranno”, nei giorni festivi è “libero”.
Dormono i fili d’erba schiacciati dall’umido e dal corpo, dormono i granelli di sabbia fattisi orme sotto i miei passi, dormono le cortecce di salici che hanno sostenuto pensieri e stanchezza. Dormono tutti… e sussurrano: “Dove sei stato in questo tempo?”, e il mio risveglio: “A parlar di voi”.
A volte è cosi che vorrei stare, nascosta senza essere vista, per poter osservare il mondo che mi circonda.
Come sto io? Mi sento come una giornata di pioggia, come un bambino che non può uscire a giocare. Sto come un raggio di sole troppo debole per scaldare la pelle; come un sacchetto di biscotti dimenticato sulla credenza. Mi sento come un vulcano spento, un aquilone in balìa del vento, un paio di scarpe legate strette. Sono come un desiderio troppo irrealizzabile, un sogno più grande della stessa realtà. Un sogno di quelli che rimangono per sempre chiusi nel cassetto.
Posso “dimenticare” uno schiaffo, ma non chi tradisce i miei Sentimenti.
Aver scoperto che piaccio a poche persone in quest’ultimi periodi, provo un enorme piacere, tanto tale che mi si ci accarezza il cuore.
Sognare certe volte fa davvero male… ti rovina la vita e la realtà, ti influenza nelle scelte da fare, certe volte ti illude anche… o è solo un modo che ti dice destino su cosa fare nella vita? Tentare e riprovare ancora una volta con eventualità di ricadere oppure vivere come fan tutti a occhi chiusi? Quale la scelta migliore da prendere?