Lucia Gaianigo – Vita
Alla scuola della vita bisognerebbe presentarsi muniti di una gomma e di una matita rossa: la prima per cancellare le sconfitte, la seconda per sottolineare le vittorie.
Alla scuola della vita bisognerebbe presentarsi muniti di una gomma e di una matita rossa: la prima per cancellare le sconfitte, la seconda per sottolineare le vittorie.
È anche la luce scaturita dagli occhi di chi ci circonda che ci deve dare lo stimolo necessario a cercare la gioia in tutto ciò che facciamo. L’entusiasmo della vita è contagioso, dobbiamo solo lasciarci invadere da esso e vivere emozioni indimenticabili.
Se pensiamo a quello che abbiamo lasciato dietro di noi, a quello che abbiamo perso o costruito col sudore delle nostre mani, ci rendiamo conto che la vita non è nulla di superfluo, assomiglia a dei gradini che saliamo continuamente, altri si perdono a metà salita, alcuni arrivano vittoriosi in cima, pur stanchi di tanta fatica, ma felici di esser arrivati.
Puoi tu domandare ad un infelice la cui vita si spegne a poco a poco per un’insidiosa malattia, puoi tu chiedergli di troncare con una pugnalata la sorgente della vita? Il male che mina le sue forze non gli toglie nello stesso tempo il coraggio di liberarsene?
La mia vita è così. Non succede mai niente e poi succede tutto in una volta.
Un giorno una donna mi disse:”hai perso ogni dignità di donna”Ora rispondendo sorrido e dico:”Se perdere la dignità di donna significa avere riconquistato quello che era stato sempre mio e non tuo… tu allora la dignità non sai nemmeno dove sta di casa!”
Pensare troppo fa male…