Lucia Griffo – Vita
Quel paese sarà sempre nell’animo della mia esistenza; ha accompagnato la mia infanzia nel ricordo dei miei pensieri: ho giocato, sono caduta, mi sono rialzata; è ancora là, dove mi porta il battito del cuore.
Quel paese sarà sempre nell’animo della mia esistenza; ha accompagnato la mia infanzia nel ricordo dei miei pensieri: ho giocato, sono caduta, mi sono rialzata; è ancora là, dove mi porta il battito del cuore.
Come se fosse un film, guardo la mia vita da semplice spettatrice. E, tutto ciò che mi circonda, non fa altro che aumentare quella sensazione di essere lì, ma non per davvero. Mi sento così a disagio che vorrei sparire. Non sono mai stata veramente me stessa se non a sprazzi, come una di quelle lucine intermittenti che vengono utilizzate per decorare gli alberi di Natale. Sono stanca di accendermi e spegnermi. Più mi illumino, più mi sento vuota ed inutile dopo. Lasciatemi staccare la spina.
La conoscenza dell’uomo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stessi.
La vera casa non è fatta di tegole, porte o mattoni. La vera casa è nel cuore di quelle persone che ci fanno sentire al sicuro.
Avevo una mia teoria: se si riesce a superare la barriera delle 72 ore senza sonno, non si sente più la necessità di dormire. Tutto falso, perchè sono finito dritto in uno schifosissimo ospedale. Sono stato sveglio 76 ore e ho passato in ospedale le successive 72.
Per tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno avuto l’istinto di guardare in faccia qualcuno, sorridere e dire: “ma stai zitta cretina”!
Sono sfortunatissimo al gioco. Penso di essere l’unico al mondo cui capita una mano al poker con cinque carte e nemmeno due dello stesso seme.