Lucia Marolla – Luoghi comuni
La fregata non è la moglie dell’imbrogliato.
La fregata non è la moglie dell’imbrogliato.
Bere tanto fa bene.
Io l’alcool lo reggo bene.
Amo essere precisa e giusta, se gli altri non lo sono non mi riguarda, poco mi importa il problema è loro.Quando capisci come va il mondo hai due scelte o ti corrompi o ti isoli.La moltitudine spesso appartiene ai deboli, tiene insieme persone legate solo da un’interesse comune,La solitudine lega l’uomo al suo io, se sceglie di dividersi lo fa solo con qualcuno dove vede il suo riflesso, lega un il pensiero le idee un’amore comune.
La tour Eiffel è sempre la tour Eiffel.
Se non ti vedo più, auguri!
Jarro, il famoso giornalista-buongustaio, diceva: “Per mangiare un tacchino bisogna essere in due: io e il tacchino”.
Bere tanto fa bene.
Io l’alcool lo reggo bene.
Amo essere precisa e giusta, se gli altri non lo sono non mi riguarda, poco mi importa il problema è loro.Quando capisci come va il mondo hai due scelte o ti corrompi o ti isoli.La moltitudine spesso appartiene ai deboli, tiene insieme persone legate solo da un’interesse comune,La solitudine lega l’uomo al suo io, se sceglie di dividersi lo fa solo con qualcuno dove vede il suo riflesso, lega un il pensiero le idee un’amore comune.
La tour Eiffel è sempre la tour Eiffel.
Se non ti vedo più, auguri!
Jarro, il famoso giornalista-buongustaio, diceva: “Per mangiare un tacchino bisogna essere in due: io e il tacchino”.
Bere tanto fa bene.
Io l’alcool lo reggo bene.
Amo essere precisa e giusta, se gli altri non lo sono non mi riguarda, poco mi importa il problema è loro.Quando capisci come va il mondo hai due scelte o ti corrompi o ti isoli.La moltitudine spesso appartiene ai deboli, tiene insieme persone legate solo da un’interesse comune,La solitudine lega l’uomo al suo io, se sceglie di dividersi lo fa solo con qualcuno dove vede il suo riflesso, lega un il pensiero le idee un’amore comune.
La tour Eiffel è sempre la tour Eiffel.
Se non ti vedo più, auguri!
Jarro, il famoso giornalista-buongustaio, diceva: “Per mangiare un tacchino bisogna essere in due: io e il tacchino”.