Lucia Pizzi – Tristezza
Ho imparato a distinguere le persone per cui vale la pena piangere e per chi no, ma questo non significa che ho smesso di piangere anche per loro.
Ho imparato a distinguere le persone per cui vale la pena piangere e per chi no, ma questo non significa che ho smesso di piangere anche per loro.
Spesso idealizziamo le persone e puntualmente arriva la delusione.
Chi vuole amore deve rispettare il dolore.
Non piango perché sono più forte. Non piango perché ho paura di non riuscire più a smettere.
La tristezza si sveglia prima di me, non si fa trovare impreparata e mi fa la sua accorta accoglienza; non la scaccio via, la tengo buona perché non chiami a sé le sue compagne a far festa del mio animo.
Non credo sia una coincidenza che “tear”, in inglese, significhi sia “lacrima” che “strappo”. Non c’è peggior distacco di qualcosa o qualcuno che, allontanandosi, si trascina via pezzi di noi. Velocemente o lentamente che avvenga.
Spesso il dolore acceca la vista, e non ci accorgiamo che la vita è fatta di attimi, attimi da non perdere. Che mai più si ripeteranno!