Lucia Quarta – Stati d’Animo
Sono le emozioni di una giornata, da conservare. Ricordando che è stata meravigliosa.
Sono le emozioni di una giornata, da conservare. Ricordando che è stata meravigliosa.
Stare male di chi se ne frega di me? Col cavolo! Piangere per chi mi lascia qua per divertirsi e se ne frega di come sto? Fossi matta/o! Rincorrere chi non ha voglia di farsi prendere? Manco se mi pagano! Cercare chi non ha tempo per farsi sentire? Nemmeno a parlarne! Insensibili? No solo buoni che hanno smesso di essere fessi!
Come resti di terra trascinati dalla china di pioggia pazza. Il pietrisco a graffiare la schiena. La sensazione d’umido penetrarmi lo scheletro. Il pungente odore di fango mi inonda le narici e mi cosparge. Ho gli occhi rivolti a terra. Combattere e sfidare questo maltempo. Navigare su di una barca di carta nella terraferma e poi disfarla e guarnirmi il cuore d’un origami che sappia di qualcosa che ti riguardi, che mi faccia lampo e mi riconduca a te; ne farò un totem da divinizzare.
Nonostante la paura, nonostante il freddo che brucia dentro, nonostante il sole si nasconda dietro strati di nuvole ed il vento taccia, esiste il fuoco nella tua anima, c’è ancora vita nei tuoi sogni; apri quella porta, accetta la sfida, recupera il sorriso e cammina sempre a testa alta nel rispetto di te stessa.
Una brutta giornata non è sempre determinata dalle avverse condizioni meteorologiche.
Non spendere parola perché parola non si spende innanzi alla soavità. Si accarezza con gli occhi. È affanno. Corre il fremito e manca l’ossigeno. Brivido. Si affonda con la stessa delicatezza di una foglia che cade. Ritmo. L’esistenza è incessante. È la vita che stringe. Magone. Si ricomincia. Non si vuole finire. Sorprendersi per continuare a esistere. Esserci. Tesserci.
La fiducia è molto importante ma perderla, in una persona è molto triste.