Lucia Quarta – Vita
Nella vita si può gioire, piangere e soffrire. Ma sopratutto rialzarsi e ricominciare.
Nella vita si può gioire, piangere e soffrire. Ma sopratutto rialzarsi e ricominciare.
Bisogna prendere la vita così come viene. Con mille difficoltà, tante incertezze e infinite delusioni.
Non ricordavo più se in passato mi fosse già accaduto, ma nell’affrontare il buio che ognuno ha dentro di sé dopo una ferita profonda, distrutta dalla stanchezza, all’improvviso un’energia sconosciuta aveva cominciato a riemergere.
Ascolta una nonna: vivi la vita al massimo, oggi ci sei, domani no.
Il tempo non ha tempo. Non esiste, è una condizione della mente. Ne siamo creatori. Noi siamo le lancette, il nostro cuore è il rintocco che scandisce le ore.
Siamo la generazione dei ragazzi soli e sbagliati. Siamo maledettamente insicuri e non ci sentiamo amati. Compensiamo la nostra mancanza maltrattandoci a vicenda, così ci sentiamo meno male e ci rifugiamo nei sogni e nei libri per sentirci più protetti. Non siamo mai abbastanza e non siamo in grado di comunicare il nostro dolore se non dietro ad un computer. Ascoltiamo la musica per sentirci vivi e riempirci il cuore. Siamo distrutti dentro ed abbiamo il sorriso fuori. Giochiamo a fare i forti, ma siamo stupidamente fragili. Vogliamo tutto ma non lottiamo per niente. Lasciamo che le cose che ci circondano prendano il sopravvento, senza muovere un dito. Siamo una generazione che sembra vuota, ma dentro ha un mondo intero che esplode e vuole uscire. Siamo così importanti, ma ci sentiamo sempre troppo piccoli. Veniamo continuamente delusi e messi da parte, mentre l’unica cosa che vorremmo è solo un po’ di amore e di attenzione dalle persone a cui teniamo. Siamo la generazione in attesa del cambiamento, ma se non ci diamo una mossa, aspetteremo per sempre.
Prendi in mano una matita, specchiati e disegna un gran capolavoro: te.