Luciano Cimmino – Palindromi
Yamamay.
Yamamay.
È lavoro, e oro vale!
Ode a Roma dorataO città nuova, ti balen’amore, l’arte t’annoda.Ci nuota, la sera, Morte ideale. Vidi matto, ratto, serrarti, Diva, i nitidi livelli ma i lati d’Eva, no! Nave d’Italia mille vili ditini avidi trarre sott’a’rottami di vela, e dietro mare salato, unica donna: te! Tra le romane l’abitavo, un attico…A. Taro (d’amor aedo)
E tonina medica acide mani note.
E temo certe cetre come te.
Era poeta e di nome Semonide! Ateo pare!
Ridan i cinici di cinici Nadirf.